Massimo Bottura è tra i migliori chef al mondo e anche un papà eccezionale per Charlie, il figlio affetto da una rara malattia come lo stesso ha spiegato tempo fa.
Nel corso degli anni sono state numerose le conquiste messe in atto da Massimo Bottura nel campo della cucina. Lo chef ha sfidato il destino, cercando per lui un futuro diverso rincorrendo un sogno che l’ha portato in giro per il mondo fin quando a New York non ha incontrato la moglie Lara Gilmore.
Lo chef e la moglie, ben presto, hanno imparato che i traguardi più belli sono quelli conquistati nella vita, soprattutto quando questa ti mette a dura prova. Non a caso, quanto detto viene rispecchiato in modo eccellente da una passata dichiarazione rilasciata dallo chef Bottura e che riguarda proprio il figlio Charlie.
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Parlare della propria vita privata non è mai stato semplice per Massimo Bottura, nonostante sia sempre stato abituato a essere sotto la luce attenta dei riflettori.
Non molto tempo fa, però, lo chef ha rotto il silenzio sulla propria quotidianità e la vita al fianco del figlio Charlie insieme al quale ha dato vita ad un’associazione dedicata a ragazzi autistici, e non solo, dal nome Tortellante.
Un progetto che ben presto ha accolto a braccia aperte numerose famiglie e che, in occasione di una passata intervista rilasciata al Corriere della Sera, ha fatto in modo che Massimo Bottura parlasse della malattia del figlio maggiore: “Nostro figlio Charlie ha una sindrome genetica rarissima. Non sappiamo cosa sia. Disformismi, difficoltà di apprendimento. Passo dopo passo sta crescendo, sta imparando tante cose. Anche a fare i tortellini a mano, in un’associazione di Modena che si chiama appunto il Tortellante, dove le nonne insegnano ai ragazzini”.
Ogni giorno, ogni attimo di vita condivisa con Charlie per Massimo Bottura è una continua conquista di traguardi rappresentati anche da semplici cose che, per entrambi diventano poi grandi emozioni.
Non a caso, lo stesso chef stellato durante la passata intervista sopracitata ha ulteriormente dichiarato: “Per anni ho sognato che al telefono mi dicesse: ‘Ciao papà, come stai?’. Ha fatto molto di più. Quando mi hanno proclamato il migliore al mondo, al telefono mi ha detto: Papà, sarai anche il numero uno, ma per me sei sempre un gran babi, il mio fessacchiotto. È Charlie che mi insegna ogni giorno i veri valori della vita”.
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