Quando un volto noto della televisione decide di aprirsi, anche solo per qualche minuto durante un programma leggero come È sempre mezzogiorno, accade qualcosa di speciale: il pubblico sente che quel che accade sul piccolo schermo tocca anche la vita vera. Il dietro le quinte shock ha lasciato a bocca aperta il pubblico.
Torna di nuovo protagonista dei media Alfio Bottaro, che anche quest’anno torna in trasmissione al fianco di Antonella Clerici, e lo fa tra consensi, ironie e critiche social. L’articolo che segue esplora questa vicenda da più angolazioni, raccontando chi è Alfio, le sue radici, cosa dicono i social e cosa rende questo “tuttofare” un personaggio così discusso.

Alfio Bottaro è la persona che non “fa la televisione”: viene da Grondona (Alessandria), non ha un passato nel mondo dello spettacolo, ha lavorato come vicesindaco del suo paese, consigliere comunale, artigiano, volontario. È entrato nel cast di È sempre mezzogiorno grazie all’amicizia con Vittorio Garrone, compagno di Antonella, entrambi originari della stessa zona, e ha saputo conquistarsi un posto stabile non per la sua esperienza televisiva, ma per la genuinità con cui porta in studio la vita di paese: riparazioni, legno, corna di cervo, lavori di volontariato.
“Anche quest’anno un nullafacente”
Tuttavia, il suo ritorno non passa inosservato sui social, dove alcune reazioni sono state dure. C’è chi lo apprezza per la spontaneità, chi lo critica con commenti taglienti come “Che amarezza, c’è anche quest’anno un nullafacente” o “Non sa fare altro quel pancione antipatico”. Parole che feriscono perché rimandano più a un giudizio sulla persona che sul ruolo che svolge.

In questo confronto emerge un tema centrale: quanto è lecito, sui social, aspettarsi da chi non è “un volto professionista”? Quanto pesa quel “nullafacente” che qualcuno gli attribuisce?
È sempre mezzogiorno, guerra dietro le quinte: web in delirio
Con Alfio in studio, È sempre mezzogiorno non si limita più a trasmettere ricette e bel vivere: diventa anche un luogo dove convivono empatia, autenticità e contraddizione. Il legame con Antonella è diventato parte dell’identità del programma. Lei, figura rassicurante e di esperienza, accoglie quel “portatore sano di quotidiano” e lo accoglie come elemento che rende il tutto più vicino al pubblico. Alfio non è un cuoco stellato, non ha studi di cinema, ma porta con sé l’onestà del fare: ripara muri, crea taglieri, cura relazioni di paese. Tutto questo gli regala una sorta di legittimazione che a molti altri personaggi mancherebbe, proprio perché non nasce dal set ma dalla realtà.
Certo, portare uno spirito così genuino in uno show nazionale comporta tensioni. Il pubblico televisivo è vasto, variegato, impaziente: alcuni amano l’autenticità, altri la confondono con improvvisazione.

Le critiche feroci emergono come specchio di un sentimento più grande: la difficoltà di accettare che una personalità “semplice” possa avere spazio in un contesto mediatico. Sulla base di tale motivazione, ancora oggi Alfio ha deciso di non rispondere alle polemiche scaturite sui social network, lasciando le critiche ai leoni da tastiera e continuando con grande impegno il suo lavoro nel programma sostenuto sempre da Antonella Clerici e tutto lo stesso dello show, insieme al pubblico che in questi anni hai imparato a conoscerlo così per come realmente