Tutti amano la Nutella, che da par suo ne ha pensata un’altra per farsi benvolere ancora di più. Ci sarà una nuova versione della crema spalmabile dolce più famosa che esista.
Nutella ha fatto si che debuttasse sul mercato, negli scorsi mesi, la versione Vegana della celebre crema spalmabile al cacao e nocciole. L’apprezzamento del pubblico per la Nutella fatta con ingredienti non di origini animali è stata apprezzata in maniera sostanzialmente positiva. Ma Ferrero ora sembra avere colto una nuova, ulteriore opportunità di mercato con la creazione di segmenti appositi legati alla introduzione di nuovi gusti inediti.
Per decenni e decenni abbiamo sempre avuto solo e soltanto la Nutella tradizionale, quella con la quale generazioni diverse sono cresciute. E che rappresenta un piacere assoluto sia per i più piccoli che per i più grandi. Ma sempre e solo se mangiata con moderazione, visto che si tratta comunque di un prodotto di fattura industriale e che contempla al suo interno l’aggiunta di ingredienti artificiali, soprattutto di zucchero. Comunque, c’è un nuovo gusto in arrivo.
Nutella nuovo gusto, di quale si tratta
A partire dalla primavera del 2026, gli americani potranno gustare la “Nutella Peanut”, che annovererà la presenza al suo interno di cacao, nocciole ed anche burro di arachidi. È la prima volta in 61 anni che Nutella introduce un nuovo gusto. Fino ad oggi, l’unico cambiamento significativo era stata l’introduzione della versione plant-based, ma quella rimaneva fondamentalmente la stessa Nutella, solo senza lattosio.
Con la “Nutella Peanut”, Ferrero si avventura in un territorio completamente nuovo, creando un ibrido che potrebbe attrarre sia i fan storici della crema che i nuovi consumatori. Michael Lindsay, presidente di Ferrero North America, ha descritto questo sviluppo come un momento distintivo per l’azienda. Difatti questa introduzione riguarderà per ora solamente il mercato nordamericano.
Come si presenta esattamente questa nuova crema? Secondo Seth Gonzalez, senior marketing director di Ferrero, la Nutella Peanut non è semplicemente un burro di arachidi rivisitato. “Non volevamo che fosse l’ennesimo peanut butter. C’è una ragione per cui la commercializziamo come una formula cacao-più-arachidi,” ha spiegato al Chicago Tribune.
Arriverà anche in Italia?
Questo approccio mira a differenziare il prodotto, posizionandolo più come uno snack pomeridiano piuttosto che come un sostituto del pranzo, similmente al classico “pbj sandwich” (peanut butter & jelly) amato da studenti e lavoratori americani.
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In una mossa strategica, Ferrero ha deciso che la produzione della Nutella Peanut avverrà interamente negli Stati Uniti, presso la Franklin Park Factory. Una fabbrica nuova di zecca costata ben 75 milioni di dollari e che ha portato alla creazione di diversi posti di lavoro. Cosa che fa sempre piacere, da questo punto di vista.
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Il burro di arachidi è da sempre molto consumato negli Stati Uniti, e mettere insieme questo e qualcosa di talmente buono come la Nutella può potenzialmente portare alla creazione di qualcosa di vincente. E non è detto che Ferrero non scelga di portare la Nutella al burro di arachidi anche in Italia.
