Si tratta di una buona consuetudine o è ininfluente aggiungere l’olio nell’acqua della pasta? La risposta vi saprà sorprendere.

Olio nell’acqua della pasta, il dibattito è aperto: si o no. Alcuni ritengono la cosa un sacrilegio. Altri invece la ritengono una piacevole scoperta. Alla fine qual è il risultato nel mettere l’olio nell’acqua della pasta?

Spaghetti pronti ad essere tuffati nella pasta
Spaghetti pronti ad essere tuffati nella pasta (Foto Pixabay)

La prima cosa che verrebbe in mente è che il versare l’olio nell’acqua della pasta sia un accorgimento tale da essere applicato allo scopo di impedire che la pasta stessa non si attacchi sul fondo. Cosa che può sempre succedere.

Come quantità, parliamo di appena qualche goccia, da mettere nell’acqua una volta raggiunta la bollitura. In tanti sono convinti proprio che sia vero che, specialmente nel caso della pasta lunga come le linguine e gli spaghetti, si riesce a fare in modo da impedire che si attacchi. Ed invece no.

Non è così, infatti l’olio non va sul fondo ma galleggia in superficie, con l’acqua che invece sta al di sotto. Però l’olio si inserisce all’interno delle particelle di amido liberate dalla pasta, separandole e facendo si che non venga a crearsi una superficie troppo densa di schiuma, che farebbe riversare fuori l’acqua.

Olio nell’acqua della pasta, cosa succede se lo metti

È come se si creasse un coperchio ulteriore che trattiene il vapore impedendo a quest’ultimo di sfogare all’esterno.

Acqua che bolle in una pentola
Acqua che bolle in una pentola (Foto Pixabay)

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Ma quando c’è l’olio, questa cosa non succede: infatti l’amido crea dei “buchetti” tramite i quali il vapore fugge. Ed in questo modo l’acqua non subisce alcuna pressione e non fuoriesce.

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Come noto poi, l’olio sa fare si che la pasta non si attacchi. Per fare questo si dovrà girare proprio la pasta dopo averla tuffata in acqua. Va poi girata ogni tanto, fino a raggiungimento del punto di cottura adeguato.

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