Perché non riusciamo a fare a meno del cibo spazzatura? I consigli per evitarlo

È dannoso ma maledettamente buono, ci sono altri motivi però che ci spingono a mangiare il cibo spazzatura. Che cosa fare per consentirti di resistere.

Cibo spazzatura, il suo consumo da decenni è ormai entrato a fare parte delle abitudini settimanali di milioni di individui in tutto il mondo. E sappiamo tutti che mangiare questa roba fa male, ma allora come mai in molti tra noi continuano a consumarla? Le patatine fritte, gli hamburger, le nuggets, le ali di pollo, piacciono a tutti, a prescindere dall’età.

Per non parlare delle bibite gassate e dolci che spesso accompagnano questi cibi poco nutrienti e tanto dannosi, se consumati in maniera eccessiva. Gli esperti in alimentazione consigliano di non tagliare del tutto il cibo spazzatura. Un assaggio ogni tanto è ammesso, sempre tenendo in considerazioni altri strappi alla regola possibili nella routine settimanale. Un paio di volte al mese un menù base al fast food ci può stare.

Quali sono le conseguenze del cibo spazzatura?

Ma nel novero del cibo spazzatura ci rientrano anche le merendine confezionate, gli snack salati e tutto quanto di simile è realizzato con pratiche industriali. Sono tutti alimenti dotati di grassi e calorie in grosse quantità. La scienza ha fornito una risposta sul perché il cibo spazzatura riesca a fornire una simile attrattiva. Ed è una risposta che sorprende. Anzitutto è bene ricordare come mai il cibo spazzatura faccia male. Come detto, è una tipologia di cibo ipercarica di grassi e calorie, ed anche di zuccheri, sali ed additivi chimici aggiunti.

Un consumo frequente porterà già nel breve periodo a mostrare predisposizione alla obesità, e più nel lungo periodo ad essere sovraesposti alla comparsa di malattie dell’apparato digerente e della salute in generale anche gravi. Su tutte il diabete di tipo 2, problematiche cardiovascolari, ictus, infarto e forme di tumore del sistema digerente. Il cibo spazzatura riceve così tante aggiunte in termini di conservanti perché queste componenti riescono ad amplificare i tratti di appetibilità di determinati prodotti.

Il loro compito è quello di conferire più sapore, più colore ed una resistenza all’esposizione all’aria ai cibi trattati. Secondo diversi studi scientifici, il cervello cerca naturalmente cibi ipercalorici per potere sopperire ad eventuali situazioni di emergenza. E non a caso zuccheri e carboidrati sono capaci di accendere le aree del cervello con una capacità maggiore rispetto ad altre componenti nutritive. E rilasciano la dopamina, che è il l’ormone della gratificazione.

Come resistere al cibo spazzatura

Così tanto sapore stimola poi sensazioni positive. Di certo c’è più piacere a mangiare delle patatine confezionate od un menù del fast food rispetto ad un brodo di pollo, per quanto quest’ultimo sia enormemente più nutriente. Ed allora in che modo puoi cercare di resistere al richiamo tentatore del cibo spazzatura? Come prima cosa puoi cercare di limitarne il consumo in casa. Spesso la tendenza è quella di sgranocchiare qualcosa davanti alla tv.

In quel caso meglio sostituire tutto quanto con un frutto fresco di stagione o con delle carote, che sono incredibilmente croccanti e saporite, quando fresche. Oppure sarebbe meglio non mettersi a guardare il televisore e fare invece altro, come una passeggiata. L’alimentazione corretta ti porta a desiderare di meno alcune deviazioni saporite ma dannose. Imparare a cucinare piatti che sappiano equilibrare grassi, carboidrati e proteine, e che siano ricchi di fibre ed antiossidanti, contribuirà a migliorare la tua alimentazione.

E ciò ti sazierà più a lungo. Quando poi vai a fare la spesa, non comprare snack e simili. Oltre a fare del bene a te stesso, risparmierai anche un bel po’ di soldi. Il consumo di questi prodotti è spesso alimentato anche da una situazione di stress. Ed allora prova a rilassarti, cerca di riposare meglio e vedrai che non sentirai più la voglia di cedere ai raptus della fame.