Richiamo alimentare per un tipo di frutta a causa della presenza di aflatossine, a cui si aggiunge un ulteriore richiamo di un altro prodotto altrettanto consumato.
C’è un richiamo alimentare che è bene stare ad ascoltare riguardo ad uno dei prodotti più comuni e apprezzati durante la stagione estiva in Italia: fichi secchi e tofu. Due alimenti molto diversi tra loro, ma entrambi coinvolti in richiami ufficiali a causa di problemi di contaminazione che pongono a rischio la salute dei consumatori.

La notizia più preoccupante riguarda i fichi secchi, uno dei frutti più amati durante i mesi caldi per il loro gusto dolce e naturale, spesso utilizzati per preparare dolci, snack o semplicemente consumati tal quale. Recentemente, l’Agenzia per la Sicurezza Alimentare (AIFA) ha emesso un avviso che riguarda alcuni lotti di fichi secchi venduti nei supermercati del marchio Despar. Secondo gli accertamenti, questi prodotti presentano livelli di aflatossine superiori ai limiti stabiliti dalla normativa europea.
Richiamo alimentare, i dettagli
Le aflatossine sono tossine prodotte da funghi appartenenti alla famiglia Aspergillus, che proliferano in condizioni di umidità e calore, soprattutto su alimenti vegetali come frutta secca, cereali e noci. La loro presenza in alimenti destinati al consumo umano rappresenta un grave rischio per la salute pubblica. Le aflatossine sono considerate cancerogene dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e possono causare danni irreversibili al fegato.
Oltre a compromettere il sistema immunitario, rendendo le persone più vulnerabili a infezioni e altre patologie. L’azienda produttrice ha prontamente richiamato i prodotti coinvolti e invitato i consumatori a controllare attentamente le confezioni. È importante verificare le date di scadenza e i numeri di lotto riportati sulle confezioni di fichi secchi acquistati di recente.
Se tra le scorte di casa si trovano prodotti appartenenti ai lotti interessati, si consiglia di non consumarli e di restituirli al punto vendita per ottenere il rimborso. Questo episodio mette in evidenza quanto sia fondamentale prestare attenzione alla provenienza e alla qualità degli alimenti che portiamo sulle nostre tavole, anche quelli più semplici e tradizionali.
Richiamo del tofu a causa di errori di confezionamento
Ma non sono solo i fichi secchi a essere stati soggetti a richiami. Un’altra emergenza riguarda il tofu, un alimento molto diffuso tra chi segue diete vegetariane o vegane, apprezzato per il suo alto contenuto proteico e la versatilità in cucina. Anche questo prodotto, prodotto dalla stessa azienda che ha richiamato i fichi, ha subito un richiamo ufficiale a causa di errori di confezionamento.
Le prime verifiche hanno evidenziato la possibilità di contaminazioni o errori nella fase di confezionamento, che potrebbero portare a contaminazioni microbiologiche o altre problematiche che renderebbero il prodotto non sicuro per il consumo. La presenza di contaminazioni alimentari o di errori nella confezione rappresentano un rischio per la salute dei consumatori, in particolare per le fasce più vulnerabili come bambini, anziani o soggetti immunodepressi.
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Il richiamo del tofu si inserisce in un quadro più ampio di attenzione crescente verso la sicurezza della filiera alimentare. La produzione di alimenti sempre più complessa, con numerosi passaggi e controlli, richiede standard elevati di qualità e di verifica. La scatola di un alimento può sembrare un dettaglio, ma spesso contiene informazioni fondamentali: la provenienza, le date di scadenza, i numeri di lotto e le eventuali allerte o avvertenze devono essere controllate con attenzione da ogni consumatore.
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L’importanza della prevenzione e della consapevolezza
Questi episodi di richiami alimentari ci ricordano quanto sia importante mantenere alta la guardia sulla sicurezza del cibo che consumiamo. La cultura della sicurezza alimentare non può essere sottovalutata, soprattutto in un mondo in cui la globalizzazione e la grande distribuzione rendono i prodotti accessibili a tutti, ma anche soggetti a rischi di contaminazione o di errori di produzione.
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Per evitare di incorrere in problemi di salute, è fondamentale che i consumatori siano informati e attenti. La regola generale è sempre quella di controllare accuratamente le etichette: verificare la provenienza, le date di scadenza e i numeri di lotto. In caso di prodotti coinvolti in richiami ufficiali, è meglio non rischiare e seguire le indicazioni fornite dall’azienda o dalle autorità sanitarie, come restituire i prodotti al punto vendita.