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Pettole tarantine, come farle secondo la tradizione e non sbagliare: la vera ricetta regionale

Le pettole tarantine sono una vera bontà, una tira l’altra e non se ne può fare a meno: sulla tavola delle feste sono immancabili, ecco come realizzarle!

Gustose e dorate, questi piccoli gioielli della cucina pugliese sono veramente semplici da realizzare, ma c’è un trucchetto che bisogna conoscere per far sì che il risultato finale sia veramente come vuole la tradizione.

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Ciò che può accadere infatti, è che le pettole risultino unte e pesanti all’assaggio, di conseguenza poco digeribili: ecco quindi cosa fare per evitare questi ordinari problemi.

Se fai così, non sbagli mai: questo é l’unico modo per un’extra croccantezza e digeribilità

Gli ingredienti della tradizione sono pochi e semplici e sono sempre gli stessi: acqua, lievito, farina e sale. Nulla di più di ciò che hai praticamente già in casa, tranne qualcosa che solo tu puoi mettere: un po’ di attenzione nell’eseguire correttamente i passaggi per ottenere un risultato praticamente perfetto. Portale in tavola a Natale e nelle festività che seguono e farai la felicità di grandi e piccoli! Che cosa rende unica la ricetta? Scoprilo, è un passaggio banale, ma essenziale.

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Ingredienti
500 gr di farina 00
Mezzo cubetto di lievito di birra fresco
400 ml di acqua
Sale q.b.
Zucchero q.b.

Olio per friggere q.b.

Preparazione delle pettole tarantine della tradizione

Per realizzare queste frittelle gustose, iniziate scaldando appena l’acqua: mettetela sul fuoco ed accendete a fuoco dolce, ma badate che non arrivi a bollore. Per attivare correttamente il lievito infatti, basterà che sia appena tiepida. Fatto ciò spegnete e versate l’acqua in una ciotola. Aggiungete il lievito di birra fresco sbriciolato ed un pizzico di zucchero: mescolate bene in modo che si sciolga tutto, poi iniziate ad incorporare la farina, poca alla volta ed mescolando rigorosamente con le mani per evitare la formazione di grumi.

Procedete sempre poco alla volta, fino ad aggiungere la metà della farina: a questo punto unite agli altri ingredienti anche un cucchiaino colmo di sale ed impastate.

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Proseguite poi aggiungendo la restante farina, fino a terminarla. A questo punto avrete ottenuto un composto liscio ed omogeneo: copritelo con un canovaccio pulito e fate lievitare per 5 ore in un luogo caldo ed al riparo da correnti d’aria e da sbalzi di temperatura. La lunga lievitazione garantirà una massima digeribilità alle vostre pettole che assorbiranno poco olio in cottura e saranno leggerissime. Trascorso il tempo necessario riprendete l’impasto che dovrà aver raddoppiato il suo volume e trasferitelo accanto ai fornelli.

Posizionate sul fuoco una casseruola dai bordi alti e riempitela di olio di semi di girasole. Portatelo a temperatura, procedete alla prova con lo stecchino di legno per verificare che sia abbastanza caldo ed iniziate a friggere le vostre pettole. Prendete un cucchiaio, immergetelo nell’acqua e prelevate piccole quantità di impasto facendole scivolare direttamente nell’olio bollente. Friggetele fino a che saranno diventate gonfie e dorate, poi trasferitele su carta assorbente e servitele subito calde e fragranti!

Marianna Gaito

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Marianna Gaito

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