Pizzottelle come le fanno a Napoli, il trucchetto di mia nonna per farle belle cresciute. Una ricetta antica ma sempre alla moda.
A Napoli le chiamano pizzotelle, ma per me sono piccoli miracoli fritti. Le vedi in vetrina gonfie come nuvole, dorate come il sole di maggio e sai che resistere sarà impossibile. Ma quelle vere, quelle fatte in casa con il trucchetto della nonna, sono un’altra cosa. Croccanti fuori, morbidissime dentro e con quella alveolatura che sembra un panino spogliato. La prima volta che le ho fatte ero bambina e mia nonna con le mani infarinate mi diceva, se l’impasto non lo coccoli, non ti regala la magia. E così è rimasto.
Il segreto me lo ha confessato dopo anni. E nell’acqua non fredda, non tiepida, deve essere a temperatura carezza. Come la chiamava lei. E poi il riposo, minimo 3 ore, meglio se 4. Solo così, vengono alte e leggere. Inutile cercare scorciatoie, le pizzottelle vogliono tempo, amore e olio profondo. Tutto il resto sono imitazioni tristi.
La ricetta che ti lascio e quella scritta da mia nonna su un foglio a quadretti ormai macchiato d’unto. L’ho conservata come un tesoro e ogni volta che friggo la tengo lì accanto. Se segui passo per passo ti verranno pizzottelle da urlo. Magari non sarà Napoli, ma profumerà come se lo fosse.
Comincia sciogliendo il lievito nell’acqua insieme allo zucchero. Aspetta 5-10 che si formi una leggera schiuma. In una ciotola grande metti la farina, versa l’acqua poco alla volta e mescola con una forchetta o con le mani. Aggiungi il sale quando l’impasto comincia a prendere corpo e infine l’olio. Lavora l’impasto per almeno 10 minuti fino a renderlo liscio ed elastico, leggermente appiccicoso, ma maneggiabile se vuoi aiutarti, puoi fare delle pieghe in ciotola ogni 30 minuti, coprendo con pellicola.
leggi anche: Pizzette fritte ripiene alla napoletana troppo buone per riuscire a dire di no
Lascia lievitare coperto da un canovaccio o pellicola per almeno tre a quattro ore, o finché l’impasto triplica di volume. Spolvera un piano con farina, stacca delle palline grandi quanto un mandarino e adagiale su un vassoio infarinato. Coprile con un panno e lasciare riposare altri 30 minuti. Devono rilassarsi e gonfiarsi un altro po’. Scalda abbondante olio in una padella profonda quando hai caldo a 170 180 °.Centigradi. Fai la prova con un pezzetto di impasto, deve salire subito a galla. Prendi delicatamente le palline, estendibile con le mani, senza schiacciarle troppo, formando un disco. Friggi una o due per volta, girandole più volte. Si gonfieranno come piccole mongolfiere. Scuola su Carta assorbente se vuoi condiscile subito con pomodorini freschi e origano per una versione estiva, oppure con provola e salame per una più rustica. Calde sono irresistibili, ma anche fredde fanno la loro figura. Un Consiglio, fanne il doppio, spariscono.
leggi anche: Fiori di zucca, croccantissimi ma senza fritto: in friggitrice ad aria li ho resi leggeri il ripieno è favoloso
In questi giorni non si fa altro che parlare del back to school, ovvero il…
La torta alle pere e cioccolato è una ricetta gustosa e leggera, iniziamo coi buoni…
Brownie light yogurt e caffè: senza uova e grassi ma tanto yogurt e caffè, finalmente…
Il finger che non tradisce, una pizza diversa dal solito che unisce giovani e adulti,…
Ecco la ricetta della confettura di uva, una conserva originale e insolita che puoi usarla…
La cena che ti fa sentire al mare anche in città, anche a settembre. Un…