Pokemon Go, qui si esagera: guardate questo nonnino cosa ha inventato

Da un pò di tempo la celebre app Pokemon Go è diventata un vero e proprio fenomeno di costume mondiale. Ma a volte si sfocia nell’isteria.

Il fenomeno Pokemon Go da un paio di anni sta mietendo un grosso successo in tutto il mondo. Anche a scapito dell’incolumità delle persone. Non sono mancate infatti delle rapine e delle aggressioni messe a segno proprio sfruttando il fatto che la celebre app che ci mette a caccia dei famosi mostriciattoli appartenenti al marchio Nintendo a volte ci porta a visitare anche posti non proprio frequentatissimi. Per fortuna ci sono anche altri tipi di esagerazione, che, seppur altrettanto grotteschi, alla fine non possono non suscitare qualche sorriso. I Pokemon e Pokemon Go non piacciono soltanto ai giovanissmi: anche persone un pò più in là con l’età aspirano a diventare un perfetto allenatore di Pokemon. Ne sa qualcosa il signor Chen San-yuan, un 70enne che abita sull’isola-stato di Taiwan e che aspira a diventare il giocatore migliore del pianeta. Essendo un pensionato, questo intraprendente nonnino ha parecchio tempo libero da spendere alla ricerca dei vari Pikachu, Bulbasaur, Charizard e soci.

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Pokemon Go, quando è troppo è troppo

Infatti l’anziano ha montato sulla sua bici una mega-impalcatura capace di dare alloggio ad 11 smartphone, sui quali avviare il programma. Ma da lì, San-yuan è passato ad una versione più pratica, installando infine i dispositivi su una sorta di cintura. Questo sistema gli consente di viaggiare a piedi e di raggiungere anche posti più impervi, a scapito di un pò di velocità. L’uomo spende mediamente più di mille dollari al mese per giocare a Pokemon Go. Ha una indole di gioco pacifica in quanto non assedia le palestre degli altri giocatori per una forma di rispetto. E non a caso il suo mostriciattolo preferito è Snorlax, il Pokemon dormiglione. Oltre ti tanti telefonini, il 70enne porta con se anche una borsa con tutti gli accessori indispensabili, come dei caricabatterie portabili. E pensare che al mondo c’è anche chi, alla stessa età  di questo nonnino, non possiede nemmeno una tv…

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