Croccanti al punto giusto, piccanti al punto giusto: le polpette di melanzane alla nduja sono una ricetta calabrese facile, veloce e golosa
La tradizionale calabrese vede le melanzane diventare grandi protagoniste in cucina, sotto varie forme. Questa è una delle più facili e golose, perché si mescola con un altro ingredienti tipo nella cucina di quella regione
La nduja, per chi non la conoscesse, è un insaccato decisamente saporito, perché preparato con una base di peperoncino piccante. Tutto questo, insieme a del formaggio filante, trasformerà le nostre polpette in un piatto sfizioso e finiranno anche in fretta perché una tira l’altra.
La comodità delle polpette di melanzane è che si possono anche congelare prime di friggerle. Le conserviamo nei pratici sacchetti gelo, una decina per sacchetto, e le possiamo tirare fuori all’occorrenza.
Ingredienti:
3 melanzane lunghe
Spuntiamo e laviamo le melanzane, le asciughiamo e tagliamo a metà. Poi le mettiamo a lessare in una pentola con acqua salata per 25 minuti circa. Passato questo tempo le scoliamo e le strizziamo con le mani per eliminare l’acqua in eccesso. Infine le lasciamo raffreddare in uno scolapasta.
Mentre aspettiamo, affettiamo il pane raffermo, lo mettiamo ad ammollare in una ciotola con un po’ di acqua tiepida er 10 minuti. Quindi lo strizziamo e lo rimettiamo nella ciotola vuota.
Aggiungiamo le melanzane strizzate e tritate, il parmigiano grattugiato, qualche foglia di menta fresca tritata, le uova intere e un pizzico di sale. Mescoliamo tutto con le mani fino a quando è ben amalgamato, sarà la base delle nostre polpette.
Lasciamo riposare 15 minuti l’impasto in frigo per farlo compattare. Poi lo riprendiamo e formiamo le polpette, della forma che più ci piace: al centro di ognuna mettiamo un dadino di pecorino e un pezzetto di nduja. Richiudiamo l’impasto e siamo pronti per friggere.
Passiamo le polpette di melanzane alla nduja nella farina, scuotendo quella in eccesso e poi le friggiamo in padella nell’olio di semi caldo. Bastano pochi minuti, girandole un paio di volte fino a doratura. Le tiriamo su con un mestolo forato, facendole scolare su un vassoio coperto con carta paglia per fritti o carta assorbente da cucina. Solo a quel punto le saliamo e le mangiamo ancora calde.
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