Quali vini scegliere per il vostro pranzo di Natale? Tra rosso, bianco e rosato la scelta non manca, e sono tutti buoni e convenienti.

I vini da comprare per il pranzo di Natale
I vini da comprare per il pranzo di Natale Foto dal web

Pranzo di Natale, c’è tutto? Antipasto fatto, primo piatto presente, secondo pure, e poi frutta, dolci vari e caffè. Cosa manca? L’acqua è sempre a portata di mano, ma il vino? Vediamo quali sono i più convenienti da acquistare per brindare a pranzo ed a cena oltre che con l’immancabile spumante.

Non c’è solo il vino pregiato – e quindi costoso – al quale possiamo fare ricorso. Esistono anche dei vini più economici ma comunque buoni e che vi faranno fare bella figura, al pranzo di Natale come in altre occasioni.

Il prezzo di vendita di un prodotto è determinato da diversi fattori, in relazione alla sua produzione. E quindi dinamiche industriali, etichettamento, imbottigliamento, confezionamento, trasporti…la scelta di un vino economico ma comunque adeguato non dovrebbe mai vedere una spesa al di sotto dei 5-6 euro a bottiglia.

Pranzo di Natale, la lista dei vini economici ma buoni consigliati

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Se siete alla ricerca di nomi specifici, vi lasciamo qualche consiglio su dove orientare la vostra spesa di vini per il pranzo di Natale o per altre circostanze speciali, con i relativi prezzi medi. Cominciamo dai vini rossi.

  • Primitivo di Puglia (8 euro);
  • Nero D’Avola della siciliano (8 euro);
  • Aglianico di Vulture della Basilicata (12 euro);
  • Sauvignon del Trentino e del Friuli-Venezia Giulia e dell’Alto Adige (12 euro);
  • Taurasi della Campania (15 euro);
  • Montepulciano (40 euro);
  • Brunello di Montalcino (40 euro);

Per i vini bianchi la scelta dovrebbe andare in particolar modo su (costano tutti sui 18 euro a bottiglia circa, n.d.r.):

  • Bianco d’Alcamo della Sicilia;
  • Greco di Tufo di Avellino;
  • Verdicchio marchigiano;

Per quanto riguarda i rosati, con circa 8 euro a bottiglia potrete assicurarvi i buoni ed affidabili Salento IGT e Cirò Rosato della Calabria. Cercate sempre di prediligere i vini prodotti a chilometro zero, ovvero autoctoni e prodotti nella stessa zona della loro messa in vendita.

Anche questi vini hanno la loro riserva

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Questo è sinonimo di qualità, di ridotto impatto ambientale e di sostegno importante all’economia locale.

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Poi l’acquisto direttamente dai produttori artigianali, in cantine a conduzioni famigliari e simili, si può sempre trovare una particolare qualità anche in quei prodotti più economici, ma comunque realizzati in maniera diversa da come sarebbero se derivati dai processi prettamente industriali.

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Quando ci imbattiamo nel termine “riserva” vuol dire che abbiamo di fronte un vino particolarmente saporito, perché posto a riposo di almeno un anno per quanto riguarda quello bianco e di due per quello rosso. Cosa che può avvenire anche con i vini più alla portata delle tasche di tutti.

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