Cosa c’è da sapere in proposito: quanto consuma il forno elettrico e cosa possiamo fare per contenere i costi del suo uso.

Il forno elettrico è uno degli elettrodomestici più usati in ogni periodo dell’anno ma un forno elettrico quanto consuma? Ci sono diverse variabili da prendere in considerazione per potersi fare un’idea e potere quindi effettuare una media.

Un forno appena aperto
Un forno appena aperto (Foto Freepik)

Si va dalle dimensioni del forno elettrico in nostro possesso alla classe energetica ed anche al tempo di cottura. Più un forno elettrico è grande e più sarà la sua propensione a mostrare un maggiore dispendio energetico.

Le classi di ultima generazione (A+++, A++, A+ e A) assorbiranno comunque un quantitativo minore di energia se paragonati ai modelli vecchi. Come tutte le cose in commercio, anche i forni possono godere di innovazioni come display digitali e addirittura touch screen, spegnimento programmato, pulizia automatica e molto altro.

Riconosciamo due tipi di forno elettrico: quello tradizionale, con grill e due resistenze elettriche (una superiore ed una inferiore) e che funzionano per irraggiamento. E quello multifunzione o ventilato, che ha in più anche una ventola il cui scopo è diffondere il calore in tutta la sua superficie.

Quanto consuma il forno elettrico? Tutte le situazioni

Il consumo di un forno elettrico è diverso a seconda del momento di funzionamento. Il dispendio è maggiore ad esempio nelle fasi iniziali, mentre col passare dei minuti tale tendenza si attenuerà.

Un piccolo modello di forno elettrico
Un piccolo modello di forno elettrico (Foto Freepik)

Specialmente per quanto riguarda i modelli con ventilazione. In un’ora di cottura a 180° il dispendio medio sarà di 1 kWh, che sale a 1,5 kwh aumentando la temperatura a 200°. In commercio la spesa minima parte dai 40 euro in media.

Ma è chiaro che più spenderemo e più potremo contare su modelli sempre più performanti. Il prezzo indicato per una spesa capace di unire qualità di prestazioni in relazione all’esborso si aggira sui 200 euro. Cifra che però aumenterà data la situazione relativa alla crisi energetica. Il loro impiego è consigliato principalmente per scongelare o riscaldare cibi anziché per la cottura vera e propria.

Alcuni accorgimenti da seguire

Alcuni consigli utili. La cottura in forno ventilato garantisce cibi croccanti all’esterno ed umidi all’interno e va utilizzata per pesce, carne, pasta al forno e verdure. Quella statica è più lenta e non è altrettanto uniforme. Andrebbe impiegata solo per pizza, pane e dolci. Pulire l’elettrodomestico con regolarità contribuisce ad allungarne la vita e l’efficacia.

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È possibile cuocere più alimenti allo stesso tempo. Meglio se in pirofile di pyrex, che accorciano i tempi di cottura. Lo sportello non andrebbe mai aperto se non quando giungeremo a conclusione del processo.

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Infine un altro valido alleato è il forno a microonde, i cui consumi rispetto a quello elettrico sono inferiori. Ma in esso non potremo introdurre stoviglie in alluminio o carta argentata.