Un richiamo alimentare urgente interessa l’Italia, con una apposita segnalazione che spiega qual è il problema importante individuato.
Richiamo alimentare che riguarda l’Italia. C’è ancora una volta un caso controverso che ha portato le autorità di controllo in materia di sicurezza ad emanare una comunicazione di ritiro dal commercio per un prodotto ben specifico.
Ad essere interessato da questo richiamo alimentare non è un articolo fatto e finito quanto piuttosto la componente principale per la realizzazione dello stesso. A seguito di approfonditi controlli su dei campioni appositamente prelevati, è emersa una contaminazione da metallo pesante.
Il richiamo alimentare in questione vede la presenza di cadmio in quantità in eccesso, superiori a quello che è il limite massimo consentito dalle normative attualmente vigenti su tutto il territorio dell’Unione Europea.
E ad essere contaminate sono delle carcasse di cavallo, dalle quali ricavare della carne negli appositi centri di macellazione preposti. La provenienza delle carcasse equine è estera, con il Paese di origine che è la Romania.
Richiamo alimentare, il motivo del ritiro dalle vendite
Il limite massimo tollerabile di presenza di metalli pesanti nel cibo indicato dalle attuali normative UE è fissato in 0.2 mg/kg – ppm. Si tratta di una quantità veramente molto bassa. In questo caso la presenza riscontrata di cadmio è di 0.62 +/- 0.11 mg/kg – ppm.
Motivo per il quale il RASFF – ovvero il Sistema Rapido Europeo di Allerta per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi – ha spiccato il richiamo alimentare in corso. All’interno della circolare, l’organismo che risponde in maniera diretta alla Commissione Europea ha anche indicato come “serio” il livello di rischio relativo.
Non a caso questo organismo monitora sempre, in maniera costante e senza sosta, quelli che sono i traffici commerciali in ambito alimentare che riguardano l’Europa. Il rischio in questione riguarda i punti di lavorazione della carne di cavallo descritta.
Questo vuol dire che comunque non sussistono rischi per i consumatori, in quanto il prodotto doveva essere ancora realizzato e poi distribuito ai punti vendita preposti.
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