Dalla tradizione popolare siciliana peschiamo e rivisitiamo in parte in classico street food: difficile resistere davanti a questa bontà
Sembrano i classici fritti, sono un’esplosione di sapori in bocca. La farina che si mescola con l’acqua ma anche con il vino bianco, che è il vero segreto dell’impasto.
E un ripieno che sembra la classica insalatona, solo servita dentro a un panzerotto. Se non li ami, ti stai perdendo qualcosa.
Una ricetta che si ispira liberamente ai pitoni messinesi, eccezionale street food che non tutti conoscono. Qui però nell’impasto sostituiamo lo strutto con l’olio extravergine per alleggerire e usiamo il caciocavallo, ma va bene qualsiasi formaggio stagionato.
Per l’impasto:
800 g farina 00
90 g di olio extravergine d’oliva
330 ml acqua tiepida
60 ml vino bianco secco
Partiamo con l’impasto. Setacciamo sul piano di lavoro la farina, quindi aggiungiamo il sale e lo zucchero semolato. Facciamo un buco al centro e inseriamo a filo prima l’acqua tiepida e poi il vino bianco.
Cominciamo a riportare la farina verso il centro e compattiamo l’impasto. A quel punto possiamo aggiungere anche l’olio extravergine e lo inglobiamo. Andiamo avanti a lavorare l’impasto con le mani per almeno 10 minuti o comunque fino a quando diventa bello elastico e liscio. Lo avvolgiamo nella pellicola trasparente e lo lasciamo riposare in un angolo della cucina per almeno 1 ora.
Durante questo periodo pensiamo al ripieno. Laviamo bene il cespo di indivia o scarola che hanno sapori simili. Eliminiamo le foglie esterne più rovinate e asciughiamo le altre con un canovaccio pulito.
Quindi tagliamo a pezzetti piccoli e la versiamo in una ciotola. Condiamo con l’olio extravergine aggiungendo anche un po’ di quello delle acciughe, una presa di sale fino, qualche macinata di pepe. Quindi aggiungiamo i pomodorini che abbiamo lavato e tagliato in due o quattro parti. Infine le acciughe sott’olio, scolate e tagliate a pezzetti. Mescoliamo e il ripieno è pronto, perché il caciocavallo lo aggiungeremo più avanti.
Completiamo con qualche dadino di caciocavallo e richiudiamo a mezzaluna, come i classici panzerotti. Un alternativa però possiamo richiuderli come se fossero dei grandi ravioli, dando una forma quadrata o rettangolare. Sigilliamo bene i bordi e siamo pronti per la cottura.
Versiamo abbondante olio di semi in un tegame basso, lo portiamo a 170° e cominciamo a friggere i nostri panzerotti con l’indivia. Devono dorarsi bene su entrambi i lati, per questo li giriamo due o tre volte con una pinza oppure con il mestolo forato. Quando sono pronti li tiriamo su, li lasciamo sgocciolare su un vassoio con carta assorbente da cucina e li serviamo ancora caldi.
Tisana contro il mal di testa l'infuso antiossidante che combatte i radicali liberi e il…
Un dolce nuvola con soli tre ingredienti, il mio dolce di oggi lo preparo così.…
Mangio il pane in questo modo per evitare che mi si infiammi l'intestino. Senza glutine…
Anche il tramezzino ha finalmente il suo evento dedicato, un Festival come si confà alla…
Le polpette come le faccio io sono uno spettacolo e sono senza carne. Guarda che…
I calamari ripieni sono una bontà, soprattutto se li fai così: la ricetta siciliana é…