Attenzione ad un rischio microbiologico segnalato dalle autorità competenti e che potrebbe portare al sorgere di conseguenze anche gravi.
Un rischio microbiologico ha spinto il Ministero della Salute ad intervenire con immediatezza e con decisione per operare un richiamo alimentare a questo punto necessario. È emerso un fattore di pericolo ritenuto potenzialmente concreto per i consumatori.
L’informativa che si riferisce a questa situazione è presente sul sito web dell’Ente ed è possibile prendere visione del documento ufficiale, allo scopo di recepire tutte quelle che sono le informazioni utili per individuare l’articolo coinvolto in questo rischio microbiologico.
Si tratta dell’ultimo avvertimento in ordine di tempo da parte del Ministero, che già negli ultimi giorni aveva provveduto a segnalare altri prodotti sottoposti a problematica di richiamo alimentare.
Il rischio microbiologico del caso si riferisce ad un articolo venduto in diversi supermercati in Italia. La cosa riguarda un solo lotto, indicato qui di seguito.
Rischio microbiologico, qual è il prodotto coinvolto
A subire il richiamo alimentare è stata la Mozzarella della Val Trebbia di Cascina Bosco Gerolo a causa di un rischio microbiologico.
In seguito ad una accurata ispezione messa in atto come da routine allo scopo di individuare delle eventualità non conformità è emesso per l’appunto un aspetto tale da portare le autorità ad applicare le procedure previste in situazioni del genere.
La Mozzarella della Val Trebbia reca come marchio identificativo la dicitura IT 081115 CE. Il suo produttore è la azienda Bosco Gerolo Soc. Agr. srl, il cui stabilimento dove tale prodotto è realizzato si trova in Emilia-Romagna, nella località Gerolo a Rivergaro, in provincia di Piacenza.
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Come lotto interessato dal rischio microbiologico di cui si parla abbiamo il seguente: (10-05-2023). Mentre l’indicazione che corrisponde a quella che è la data di scadenza o termine minimo di conservazione è al giorno 30/05/2023.
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Ci sono diverse unità dal peso differente in commercio, vanno dai 200 grammi al chilo. Il possibile problema per la salute individuato si riferisce alla probabile presenza del batterio che causa la Listeria monocytogenes.
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In situazioni analoghe si consiglia di non consumare il prodotto coinvolto. Il quale va invece portato al punto vendita di riferimento per potere ottenere un rimborso di quanto speso.