Se hai combinato un guaio, non preoccuparti: guarda come recuperare la pasta scotta e preparare un primo piatto con i fiocchi, come se l’avessi voluto fare apposta.
Come recuperare la pasta scotta? Se sbagli i tempi poi sono guai, quando si tratta di mettere nella pentola pasta corta, lunga o farcita che sia. Per pasta scotta si intende l’esatto contrario di quella al dente. Mentre quest’ultima va tolta dal fuoco del fornello della cucina circa due minuti, anche tre, prima di quello che è il minutaggio segnalato sulla confezione della pasta scelta, la pasta scotta è invece il risultato di una cottura prolungata.

O meglio, fin troppo prolungata. Perché poi alla fine il risultato non è mai buono, in caso di pasta scotta. Difatti si avrà un qualcosa di molliccio, dalla consistenza gommosa, per niente gradevole, e che quasi si sbriciola esercitandovi su una pressione con la forchetta. Intanto, per non sbagliare, bisogna dire che il tempo di cottura si calcola non partendo da quando fai tuffare la pasta nell’acqua bensì da quando l’acqua ricomincia a bollire.
Cosa fare se la pasta è scotta?
Se fai cuocere troppo la pasta non avrai niente di buono, e qualora questo effettivamente capitasse poi come recuperare la pasta scotta? La quale poi sarà pure più difficile da digerire, mentre vale l’esatto contrario per quella scolata al dente, più digeribile. Ci sono altri difetti legati alla pasta scotta: pare faccia aumentare l’impatto glicemico, oltre ad avere una più bassa concentrazione di nutrienti e di amido, i quali finiscono con il disperdersi nell’acqua della cottura della pasta.
Che si può fare quando capita questo? Puoi trovare più di una soluzione da applicare in appena qualche minuto. Sembra che porre la pasta troppo scotta sotto al getto di acqua fredda del rubinetto, oppure in una insalatiera con del ghiaccio, sia sufficiente per bloccare la cottura ed anche la dispersione dell’amido.

Quando andrai a versare su il condimento che hai scelto, che sia del sugo di pomodoro, del pesto alla genovese, della genovese e quant’altro, quest’ultimo sarà in grado di riscaldare poi la pasta in maniera richiesta. E ti permetterà di recuperare tutto e di non buttare via niente. Basta porre l’acqua per un minuto sotto all’acqua fredda, o per circa dieci nel già citato contenitore con del ghiaccio.
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Sono tanti i modi per riprendere e cucinare al meglio la pasta scotta
Potrebbe però essere troppo tardi per agire in questo modo, ma niente ancora è perduto. Prova a far gratinare la pasta, mettendo tutto quanto in una pirofila oppure in una teglia forno, e ricopri tutto con un condimento umido. Da un robusto ragù di carne a della besciamella, e fai cuocere in forno per quindici minuti.

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La croccantezza della pasta avrà ovviato il problema. Altrimenti ancora, puoi cucinare una succulenta frittata di pasta, od una insalata di pasta, e cuocerla pure in padella con olio e burro. In tutti questi modi avere della pasta scotta non sarà più un problema ma addirittura quasi un vantaggio.