Anche il sale da cucina è inquinato. Lo conferma uno studio che ha analizzato trentanove marche di sale destinato all’uso culinario provenienti da tutto il mondo. In ben trentasei campioni è stata rinvenuta una contaminazione da microplastica, anche se in percentuali differenti. Tre di questi provengono dall’Italia ed hanno evidenziato una presenza di particelle compresa tra quattro e trenta unità al chilogrammo, un dato significativo se si considera che solo attraverso l’ingestione di sale marino, un adulto italiano potrebbe ingerire fino a centodieci pezzi di microplastiche all’anno.
La concentrazione è risultata maggiore nel sale marino rispetto al sale di lago e di miniera e particolarmente nei mari asiatici. Quando la plastica finisce nell’ambiente, negli anni tende a scomporsi per effetto dei fattori ambientali, climatici ed atmosferici fino a raggiungere dimensioni non visibili ad occhio. Queste microparticelle finiscono inesorabilmente nell’acqua che beviamo, nel cibo che mangiamo e quindi anche nel sale. I dati di Greenpeace East Asia parlano chiaro: “Bisogna cercare di tamponare il problema quanto prima. La crisi della plastica sembra irreversibile, perchè continua a riversarsi nei nostri oceani con conseguenze disastrose per la nostra salute e per quella dell’ecosistema”.
Ho fatto dei muffin con la crema light al cioccolato li mangio senza problemi sono…
Durante una dieta finalizzata alla perdita di peso, la verdura gioca un ruolo fondamentale, perché…
Torta di pane al cioccolato ma nessuno se ne accorge: ricetta salva sprechi per usare…
Mousse light al caffè senza panna: con l'estate alle porte meglio farci trovare preparati, è…
Pasta del carcerato, la preparo quando il frigo è vuoto ogni volta svolto la cena…
Non avere paura di mangiare la pasta di questa io ne posso mangiare un etto…