Siamo certi di consumare l’olio d’oliva in modo corretto? Sicuramente molti di noi non hanno mai prestato alla data di scadenza… ma ci sono delle cose in tal senso che devi assolutamente sapere.

L’olio extravergine d’oliva viene consumato in grandi quantità per la realizzazione di varie pietanze, oltre che per le nostre insalate.

L'olio ha una data di scadenza - RicettaSprint
L’olio ha una data di scadenza – RicettaSprint

Nel frattempo, non dobbiamo dimenticare che l’olio d’oliva gioca un ruolo importante anche nella nostra alimentazione quotidiana ma solo e bevuto nei tempi previsti, prestando attenzione alla data di scadenza.

Dove si trova la data di scadenza nell’olio d’oliva?

Ebbene sì, come ogni prodotto alimentare messo in commercio deve avere una data di scadenza che indica il periodo entro il quale è consigliabile consumarlo, come nel caso dell’olio d’oliva. Il periodo di consumo, solitamente, è quello di un anno, periodo in cui l’olio mantiene anche le sue proprietà organolettiche che serviranno al nostro copro per vivere al meglio.

Una volta trascorsa la data di scadenza, poi, prevede anche un periodo di tolleranza entro il quale poterlo consumare che varia dai tre ai sei mesi, prestando sempre attenzione al sapore di questo alimento. Il tutto non finisce di certo qui, dato che ci sono altri aspetti ai quali dobbiamo prestare attenzione. Ecco di cosa si tratta.

L'olio ha una data di scadenza - RicettaSprint
L’olio ha una data di scadenza – RicettaSprint

Cosa succede all’olio quando passa la data di scadenza?

Nel momento in cui passa la data di scadenza dell’olio extravergine d’oliva, quindi, man mano l’alimento comincia a perdere tutte le sue proprietà organolettiche e caratteristiche sensoriali. Con il passare del tempo, quindi, spariranno fenoli, sostanze antiossidanti e attività antinfiammatorie motivo per cui comincia a perdere anche le sue caratteristiche che lo rendono eccezionale per la prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Inoltre, altro dettaglio da non dimenticare dimenticare è il seguente: nel momento in cui l’olio d’oliva è inutilizzabile tanto da avere un tanfo orribile impossibile da poter odorare e non solo. Quando l’olio rovinato viene versato nelle pietanze, poi, ha un sapore simile a quello della vernice, motivo per cui non va utilizzato e mangiato in alcun modo.

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L’olio ha una data di scadenza – RicettaSprint

Infine, si può imbattere a forti dolori addominali, mal di testa e altri sintomi legati all’intossicazione alimentare che potrebbero avere conseguenze disastrose sul nostro corpo, motivo per cui in caso di insorgenza di sintomi recatevi al pronto soccorso più vicino spiegando di aver mangiato dell’olio che potesse essere ormai rovinato e loro sapranno come aiutarvi.

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