Sara Brancaccio il perché dei capelli rosa | Cosa nasconde la blogger ?

Sara Brancaccio fin dal momento in cui è arrivata nello studio di È sempre mezzogiorno ha messo in scena il suo grande talento ma… la domanda che in molti si pongono è la seguente: perché la blogger ha deciso di tingere i suoi capelli di rosa?

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La pasticceria è stata sempre il mondo per Sara Brancaccio che in questi anni è riuscita a mettersi in gioco realizzando i suoi sogni e costruendone di altri, tutto ciò grazie anche all’arrivo nel programma di E’ sempre mezzogiorno riuscendo così ad ampliare il suo pubblico di riferimento senza mai cambiare davvero il suo modo di raccontarsi e nemmeno il suo look, un vero e proprio tratto distintivo.

In particolar modo, a catturare l’attenzione dei fan è sempre stata la capigliatura rosa della blogger oggetto di una lunga confessione che la Brancaccio ha fatto su Instagram.

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Sara Brancaccio il perché dei capelli rosa | “Si nasconde…”

Sara Brancaccio, dunque, nel corso delle ultime ore ha deciso di rompere il silenzio e rivelare un qualcosa che di lei nessuno conosceva ancora: “Forse non sai che…dietro quei capelli rosa e gli occhi dolci si nasconde un animo un po’ nerd. Sono quella che viene invitata a giocare alla play sperando di vincere facile, ma che poi finisce col batterti in pochi secondi”.

Nel post in questione, Sara Brancaccio, continua raccontando il momento esatto in cui è stata scatta la foto da lei postata, ovvero durante un evento al quale era stata invitata a un evento per giovare a un videogioco proiettato sullo schermo. Successivamente, non a caso, la blog ha poi concluso dicendo: “Alla prima prova ho superato tutti i livelli e, mentre giocavo, le persone si fermavano a guardare quella ragazza dai capelli, all’epoca, viola che faceva il c… a tutti. Ho un animo un po’ nerd anche perché sono cresciuta a pane e codici html, costruendo siti da quando avevo 12 anni. Studiavo manuali di codici al posto di uscire a fare un giro e forse questo era il preludio di quello che sarebbe successo 10 anni dopo”.

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