Chi segue una dieta è in perenne lotta tra ciò che vorrebbe mangiare e ciò che invece deve mangiare… ma a volte basta un solo pezzo di questo alimento per annullare il senso di fame per almeno sette ore.
Come abbiamo spiegato anche in occasione di precedenti articoli, seguire una dieta finalizzata alla perdita di peso non è affatto semplice. Non scontrarsi con gli attacchi di fame è praticamente impossibile.
Per questo motivo, non dobbiamo solo rimanere fedeli al nostro piano alimentare, ma anche fare in modo che questo rispecchi tutte le nostre esigenze, così da raggiungere con più facilità e serenità l’obiettivo prefissato.
Sappi che esistono rimedi naturali e cibi che più di altri possono aiutarti a raggiungere il traguardo, bloccando la fame come per magia.
Basta un pezzo di questo per bloccare la fame per sette ore
Quando stiliamo un piano alimentare efficace, è fondamentale fare un check dei nostri impegni quotidiani. Questo ci aiuterà a pianificare pause pranzo e cene, definendo un menù al quale attenerci.
Se ci troviamo fuori casa, meglio prediligere un secondo a base di proteine accompagnato da verdure; in alternativa, un panino poco condito con verdure grigliate oppure prosciutto e formaggio può essere un’ottima soluzione.
Durante la dieta, non bisogna mai saltare gli spuntini: ogni pasto ha una sua funzione e ci aiuta a rimanere sazi più a lungo, evitando così di cedere a fuori pasto poco salutari.
E tra gli alimenti ideali da inserire negli spuntini c’è un frutto capace davvero di placare la fame.
Addio attacchi di fame: puoi mangiarlo anche tutti i giorni
Il cibo che ti aiuterà più di tanti altri durante la dieta è il pompelmo. Spesso inserito nei piani alimentari dai nutrizionisti, è considerato un vero toccasana per perdere peso.
Ricco di vitamina C, è ottimo contro la stanchezza perché dona energia, è poco calorico, ricco di acqua e aiuta a mantenerci idratati più a lungo. Un alleato prezioso per favorire più rapidamente la perdita dei chili di troppo.
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Attenzione, però: in alcuni casi il pompelmo non è adatto a chi segue cure farmacologiche, perché può ridurre o alterare l’efficacia dei medicinali. Per questo, è sempre bene parlarne con il medico curante o il nutrizionista prima di introdurlo regolarmente nella propria alimentazione.
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