Ancora una volta un nuovo allarme scatena i consumatori dato che recentemente sono state trovate tracce di Viagra in alcuni alimenti. Ecco cosa sta succedendo.

Non è la prima volta, soprattutto nel corso degli ultimi anni, che i consumatori si sono visti costretti a fare i conti con allarmi riguardanti alcuni prodotti venduti nei supermercati. La conferma di quanto detto, non a caso, si racchiude anche nelle tante segnalazioni arrivate su determinati prodotti e il conseguente ritiro del lotto dal supermercato.

Viagra negli alimenti - RicettaSprint
Viagra negli alimenti – RicettaSprint

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Questa volta, però, si tratta di qualcosa di molto diverso e allo stesso modo preoccupante, dato che in alcuni determinati tipi di alimenti è stata trovata traccia di Viagra.

Viagra negli alimenti

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente nel corso degli ultimi giorni è scattato un nuovo allarme per quanto riguarda la produzione industriale di vari alimenti e lanciato dalla Food and Drug Administration, negli Stati Uniti.

Nel migliore dell’attenzione dei media e delle segnalazioni sono finiti dei prodotti a base di miele, ingrediente dove sono state trovate tracce di cialis e viagra, i quali vengono utilizzati per trattare la disfunzione erettile negli uomini, i quali devono essere assunti con la supervisione del medico curante e per le quali bisogna limitare il consumo dato che questi agiscono sulla pressione sanguigna anche qualità di vasi dilatatori.

Viagra negli alimenti 14072022 - RicettaSprint
Viagra negli alimenti 14072022 – RicettaSprint

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Diffusa la lista degli alimenti e integratori con Viagra

In questo calderone di prodotti rientrano vattene lamentare che possono essere acquistati facilmente anche al bancone del supermercato, i quali riescono a garantire alla persona vitalità e resistenza.

Recentemente, comunque sia, la FDA, Food and Drug Administration, recentemente ha deciso di pubblicare l’elenco dei prodotti contenenti i farmaci sopraelencati, in quanto non sono ben chiari gli effetti che potrebbero avere nel lungo termine trattandosi di integratori alimentari e nuovi farmaci che attualmente non sono stati approvati.

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