Uova al fipronil finite in vendita | due arresti per il grave scandalo

Le uova al fipronil hanno messo in grave pericolo la salute dei consumatori. Le autorità hanno fermato i responsabili, tutti i dettagli.

Uova al fipronil, arriva una importante sentenza nei confronti di due persone ritenute responsabili di un grave illecito. Il riferimento è ad un evento accaduto nel 2017 e che portò l’Unione Europea a dovere gestire una emergenza riguardante delle uova contaminate da un insetticida molto nocivo per l’uomo.

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Il fipronil per l’appunto. Per quei fatti ora un tribunale in Olanda ha condannato i gestori di Chickfriend e Chickclean ad un anno di carcere. Questa sostanza tossica venne impiegata nei loro allevamenti di pollame situati sempre in Olanda.

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Questi avevano proposto agli allevatori una soluzione per risolvere lo spinoso problema rappresentato dagli acari rossi del pollame, una malattia aviaria che causa un calo nella produzione delle uova oltre ad indebolire fortemente il sistema immunitario degli animali colpiti.

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Uova al fipronil, gravissimo quello che è successo

Le persone arrestate, secondo il tribunale che ha reputato validi i capi di accusa nei loro confronti, hanno venduto in maniera del tutto consapevole il fipronil causando un danno importante al circuito economico ed all’ambiente oltre che un potenziale rischio per la salute dei consumatori.

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La sostanza era contenuta nel disinfettante usato per disinfettare gli ambienti dove alloggiavano gli animali. Le autorità olandesi preposte alla sicurezza dei prodotti si accorsero della presenza in eccesso dell’insetticida in svariati campioni di uova al fipronil già messe in commercio. Esportate in parte anche in Belgio e Germania.

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Anche in Italia arrivò questo allarme, dopo un comunicato urgente che riguardava il quantitativo di sostanza ritenuto fortemente pericoloso. Tra l’altro il fipronil non era riconosciuto come uno strumento valido per contrastare gli acari rossi. Da qui la condanna del tribunale.