La lasagna simbolo della cucina italiana per eccellenza si trasforma in un’arma per un noto giornalista italiano… un solo boccone e scatta la tragedia e la folle corsa in ospedale.
Sembrava un pranzo qualunque, uno di quelli che si consumano con leggerezza, magari tra un impegno e l’altro. Ma quello che doveva essere un semplice momento di pausa si è trasformato in un vero e proprio incubo per la giornalista Barbara Castellani.

Una lasagna pronta, acquistata in una rosticceria romana, è diventata la causa di un ricovero d’urgenza e di una paura che ancora oggi non si è placata. Dentro a quel piatto, infatti, si nascondeva un frammento di vetro. Invisibile, affilato, silenzioso. E come spesso accade, nessuno se ne è accorto finché non è stato troppo tardi.
Il boccone di lasagna che può uccidere: “Il vetro è ancora nel mio intestino”
È bastato un morso per capire che qualcosa non andava. Castellani era a pranzo con la figlia quando ha avvertito una sensazione insolita, quasi uno scricchiolio tra i denti. Sua figlia ha notato subito il pezzo di vetro nel cibo e, a quel punto, è scattata la corsa in ospedale. Ricoverata presso l’ospedale Grassi di Ostia, la giornalista ha raccontato tutto attraverso i suoi profili social, parlando apertamente della paura e del dolore: “Il vetro è ancora nel mio intestino e sto vivendo momenti di grande preoccupazione. Se non si sposta, dovrò essere operata”.
A intervenire sul posto sono stati i carabinieri di Ostia, così come fa sapere anche AdnKrons, e i tecnici della ASL sono sopraggiunti per controlli nella rosticceria dove il piatto era stato acquistato. Non è ancora chiaro come quel frammento sia finito nella preparazione, ma le indagini sono in corso.
Quando anche un piatto semplice può diventare un pericolo
Una vicenda che getta ancora una volta ombra su cibi già pronti e acquistati in centri di rivendita come rosticcerie, ristoranti, ecc… Nessuno poteva mai immaginare di trovare frammenti pericolosi in un cibo confezionato da professionisti, così come successo a Barbara Castellani e la figlia.
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E invece, questo caso ha dimostrato che basta una distrazione, un errore nella catena di produzione, per mettere a rischio la salute di chi consuma. La Castellani ha voluto ringraziare pubblicamente le tante persone che le hanno mostrato affetto e vicinanza, ma non ha nascosto la sua preoccupazione: “Sto vivendo giorni difficili, spero che tutto si risolva presto senza dover finire sotto i ferri”. Il suo appello è anche il nostro: pretendere sempre maggiore attenzione nei controlli, perché quando si parla di salute, non esistono dettagli secondari.






