Comunicato un ritiro da tutti i circuiti di vendita per la riscontrata problematica di aflatossine nella frutta secca. È una situazione che può minare l’incolumità di chi dovesse mangiare questo prodotto.
Aflatossine nella frutta secca, c’è una situazione di potenziale rischio per i consumatori che ha portato le autorità incaricate a svolgere i controlli ad emanare una notifica di richiamo alimentare.
Ci ha pensato il RASFF, ovvero il Sistema Rapido Europeo per la Sicurezza di Alimenti e Mangimi, a comunicare l’esistenza di un caso controverso che riguarda per l’appunto la presenza di aflatossine nella frutta secca.
Per quella che potrebbe rivelarsi come una potenziale minaccia per la salute di chiunque dovesse consumare questo prodotto. Il sorgere delle aflatossine è da ricondurre ad alcuni funghi, che si sviluppano in delle particolari situazioni climatiche ed ambientali.
Generalmente questo problema nasce a temperature calde e ad alti livelli di umidità , ed interessa diverse tipologie di alimenti in particolar modo nella fase della loro permanenza in stoccaggi ammassati in dei magazzini. Senza un sufficiente riciclo di aria pulita, può sorgere questa situazione.
Aflatossine nella frutta secca, intervento immediato del RASFF
Il RASFF ha quindi segnalato la presenza di aflatossine nella frutta secca, vietando la messa in vendita di un carico di arachidi provenienti dal Brasile.
Si tratta di arachidi con guscio, che però non hanno superato la fase di controllo sulla qualità e sulla presenza di eventuali problematiche tali da non rispettare quelle che sono le attuali norme vigenti in fatto di sicurezza alimentare.
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Il rischio comunicato dal RASFF in merito a questo caso è definito serio. L’assunzione di alimenti contaminati da aflatossine può molto facilmente dare adito al sorgere di situazioni controverse.
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Ad esempio, è molto facile andare incontro a delle intossicazioni alimentari, i cui sintomi sono rappresentati da nausea, dolori addominali, vomito e diarrea. E nei casi più urgenti potrebbe rendersi necessario anche il dovere fare ricorso ad un ricovero in ospedale.
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