Le specifiche che riguardano l’urgente allarme Salmonella diffuso dalle autorità ministeriale, c’è un articolo che non va assolutamente consumato.

Allarme Salmonella, c’è una situazione di potenziale rischio che riguarda la presenza del batterio in questione. Cosa che può comportare il sorgere di intossicazioni di tipo alimentare per i consumatori che eventualmente dovessero ingerire il prodotto indicato.

Il reparto macelleria di un supermercato
Il reparto macelleria di un supermercato (Foto Canva)

A dare la notizia che riguarda questo allarme Listeria è il Ministero della Salute, come sempre molto attento a fornire le dovute indicazioni del caso, con precisione e dovizia di particolari. L’allarme Listeria in questa situazione riguarda in particolare la probabile presenza di Salmonella Thyphimurium.

Le informazioni sull’allarme Salmonella comunicate dalle autorità incaricate di fare rispettare le norme di sicurezza attualmente vigenti in tutto il territorio dell’Unione Europea riguardano il seguente articolo.

Allarme Salmonella, il richiamo alimentare urgente

A presentare una positività da Salmonella Typhirium è il Salame Stagionato che reca il marchio Salumificio Colli. La denominazione di vendita è proprio Salame Stagionato. Il nome o la ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotto è commercializzato è “Salumificio Colli di Colli Carlo &C. snc”.

Il prodotto tolto dalle vendite
Il prodotto tolto dalle vendite (Foto Ministero della Salute)

C’è un solo lotto interessato da questa problematica. Si tratta del lotto 13092022, che coincide presumibilmente con la data di confezionamento di questo prodotto. Il Marchio di identificazione dello stabilimento/del produttore è IT 9 729 L CE.

Lo stabilimento di produzione è situato in Emilia Romagna, sul territorio del Comune di San Polo d’Enza, in provincia di Reggio-Emilia. Le indicazioni sul peso riportano un valore di circa 400/600 GRAMMI – 800/1000 GRAMMI per unità.

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Questo prodotto non va consumato, vista la positività da Salmonella Typhimurium riscontrata. Lo stesso va restituito al punto vendita dove è avvenuto l’acquisto, anche senza presentare lo scontrino di riferimento.

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In casi di urgenza come questo infatti ciò non è richiesto. La restituzione darà modo ai clienti coinvolti di potere ottenere un rimborso della cifra spesa od un cambio con altro tipo di merce.

È possibile CLICCARE QUI per prendere visione della notifica di richiamo alimentare diffusa da parte del Ministero della Salute.