E’ allerta in Italia per la presenza di antibiotici e cortisone nel latte. Non solo, dalle analisi effettuate sui campioni di alcune marche sono emerse anche tracce di antinfiammatori.
E’ la rivista ‘Il Salvagente’ a segnalare la grave scoperta, appurata dopo aver selezionato e sottoposto a test di laboratorio alcuni campioni di latte fresco ed a lunga conservazione acquistati presso le più famose catene di supermercati italiani.
L’indagine è partita proprio per verificare questa eventualità. Considerando che non è la prima volta che la presenza di sostanze chimiche e medicinali è riscontrata in prodotti alimentari a larga distribuzione. In genere è la carne a contenere massicce quantità di antibiotici, come emerge dalle informazioni passate. Proprio su questa scia, si è reputato necessario procedere ad analizzare anche altri tipi di alimenti. Tra l’altro derivati comunque dall’allevamento animale, per verificare appunto le incidenze sulla qualità del prodotto finale.
Il conumatore oggi è spesso all’oscuro della reale composizione dei generi alimentati che acquista. Spesso fidandosi semplicemente del marchio e senza valutare le etichette, si procede a fare rifornimento di cibi non sempre salutari. E’ pur vero che anche la buona fede oggi non è una discriminante. Recente è il caso delle etichette ‘contraffatte’ della pasta di marchi molto noti e ritenuti comunemente affidabili, in cui si notificava la presenza esclusiva di grano italiano. Diversamente invece, l’ingrediente principale veniva da tutt’altra importazione estera, rendendo quindi anche difficile da valutare la bontà della sua effettiva provenienza.
Gli autori dell’inchiesta hanno collaborato per le analisi con diversi enti universitari, proprio per dare concreto riscontro ai sospetti, purtroppo verificati. Nel mirino sono finite marche come Parmalat, Granarolo, Coop, Conad, Esselunga, Carrefour, quindi molto popolari tra i consumatori. Oggi si svolgerà una conferenza stampa in cui saranno diffusi i dati effettivi delle indagini di laboratorio, per cui si avrà una visione più chiara della situazione reale. Vedremo dunque quali sono i prodotti dai quali il consumatore deve ‘fuggire’ per evitare danni alla salute.
La valutazione infatti parte da quella ‘lotta agli antibiotici’ tesa a prevenire il più grande problema a cui l’umanità potrebbe in futuro andare incontro ovvero ‘l’antibiotico resistenza’. Sempre più spesso infatti, anche in caso di influenza, ci si prescrive autonomamente medicinali di questo genere senza che ce ne sia effettivamente bisogno. Purtroppo ciò avviene anche nella popolazione infantile, nel cui caso sono i genitori che, in preda al panico in determinate situazioni, scelgono di somministrare antibiotici senza alcuna prescrizione medica. Una paratica diffusa che mette continuamente a rischio la salute anche futura delle nuove generazioni.
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