La domanda che in tanti si pongono è: “Bacon e pancetta sono uguali?”. Vediamo come si preparano e conosciamo tante altre cose in merito.

Bacon e pancetta sono uguali? La domanda è lecita e non sono in pochi ad essersela posta almeno una volta. Cerchiamo di capire se e quali sono i punti di affinità e di differenza e quando conviene impiegare l’una e quando l’altra a seconda della ricetta cui fare riferimento.

Delle fette di pancetta
Delle fette di pancetta (Foto Canva – Ricettasprint.it)

La realtà è che dire che Bacon e pancetta sono uguali è sbagliato. Tutte e due restituiscono sensazioni e gusti diversi nonostante provengano entrambe dal maiale. Vediamo più nel dettaglio da dove.

La pancetta viene estrapolata dalla pancia del suino, come si può facilmente evincere dal nome. E più nel dettaglio si estrae dal grasso o dal lardo suino che viene mescolato con della parte di carne più magra e si usa anche e soprattutto per preparare sughi e salse. Ma in tanti la adorano arrostita alla griglia o cotta alla piastra.

Si tratta di un alimento molto grasso, ma il bacon non è da meno. Usata per la preparazione di legumi, cereali, pasta ed anche pizze, in questo caso si tratta di pancetta fatta affumicare, allo scopo di darle un sapore più deciso. Sostanzialmente è questa la differenza tra questi due apprezzatissimi salumi.

Bacon e pancetta sono uguali? Scopriamolo

Poi la pancetta viene sottoposta a dei processi nel corso dei quali la stessa diventa salata e riceve l’aggiunta di spezie, per poi essere stagionata.

Del bacon grigliato
Del bacon grigliato (Foto Canva – Ricettasprint.it)

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Un procedimento, quest’ultimo, che si estende per un periodo di tempo compreso tra i 45-50 giorni fino ai quattro mesi pieni. In Italia si tratta di un alimento diffuso da nord a sud, anche con qualche variante.

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Per il bacon invece la carne estratta non è solo dal ventre del maiale ma anche dai lombi, dai fianchi, dalla schiena oppure dalla gola. Il nome deriva da “bacho”, che in Nord Europa è un termine che possiamo rapportare al nostro “prosciutto”.

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Ed il tutto viene lasciato in salamoia, sempre con delle spezie, per farla essiccare per dei mesi prima della sua cottura. Cottura che può essere al forno, per bollitura ed al vapore oltre che affumicata.