Arriva una accusa decisamente importante per Birra Ichnusa, la quale fornisce una risposta in relazione alla polemica sorta.

Birra Ichnusa, sembra esserci un problema. La nota birra italiana, tra i prodotti caratteristici della Sardegna ma il cui marchio è di proprietà di Heineken, avrebbe a che fare con un aspetto decisamente controverso, nel caso in cui ci dovessero essere delle conferme.

Una bottiglia di Ichnusa
Una bottiglia di Ichnusa (Foto Twitter)

Infatti la birra Ichnusa ha ricevuto delle accuse riguardo al fatto di essere confezionata in bottiglie e lattine inficiate da un fattore ritenuto potenzialmente nocivo per la salute dei consumatori.

Gli involucri impiegati per la messa in commercio di birra Ichnusa conterrebbero dei fluoruri in misura superiore rispetto agli standard fissati da quelle che sono le attuali norme di sicurezza in ambito alimentare.

Birra Ichnusa, rischio fluoruri nell’acqua: i livelli registrati

Dai fluoruri derivano potenzialmente alcune patologie importanti che possono danneggiare il corpo. Ed a sganciare la bomba nei confronti di Birra Ichnusa è “Indip”, un periodico indipendente che cita anche un documentario di Massimiliano Mazzotta dal titolo “Chemical Bros”. Si tratta di un documentario che ha come tema principale l’inquinamento in Sardegna.

Cinque bottiglie di Ichnusa
Cinque bottiglie di Ichnusa (Foto Twitter)

Anche “Il Fatto Quotidiano” ha citato la questione, riportando una intervista fatta a Mazzotta nel corso della quale quest’ultimo conferma di avere compiuto delle osservazioni su alcune unità di Ichnusa acquistate in un supermercato.

Ne è emersa una concentrazione di fluoruri pari a 4,8 mg/l nel corso di un primo rilevamento, poi di 3,5 mg/l in un successivo controllo ma poi addirittura di 27,7 mg/l in un terzo. Con anche una ulteriore verifica al S.A.Mer. (Servizio Analisi Chimico-Merceologiche) di Bari. E qui ne è venuto fuori un 16,1 mg/l. A fronte di un limite di legge di 1,5 mg/l.

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La risposta del direttore del birrificio sardo: “Tutto sicuro”

Il documentario di Mazzotta si mostra polemico anche contro la Regione Sardegna, il Ministero dell’Ambiente ed altri enti come l’Ats e l’Arpas. “Nessuno di loro ci ha dato una risposta su quanto sia inquinato il lago di Assemini”. Lago che sorge molto vicino a dove la Ichnusa viene prodotta.

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Da par suo il birrificio si difende, dichiarando che il proprio prodotto soddisfa in pieno tutti i requisiti di sicurezza previsti.

Viene dichiarato come le analisi di verifica sulla sicurezza siano compiuti da soggetti esterni e come l’acqua impiegata per la produzione di birra arrivi da una falda situata molto in profondità. Senza contare tutti gli altri impianti di filtraggio presenti nell’impianto Ichnusa.

Il sito beverfood riporta le parole del direttore del birrificio sardo, Matteo Borocci, per il quale “la sicurezza dei consumatori viene prima di qualunque cosa, assieme al rispetto per l’ambiente. La produzione della nostra birra ha come stella polare il rispetto di questi due fattori”.

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