Campione di Formula 1 proprietario di una catena di ristorazione vegana: ecco di chi si tratta

Crescono notevolmente gli sportivi che decino di investire nel campo della ristorazione, come un noto campione di Formula 1 cha da molto tempo ha avviato la sua catena di ristoranti vegani grazie alla quale ha ricevuto un importante premio. Ecco di chi si tratta.

Nel corso degli anni, dunque, siamo stati abituati a vedere nascere diverse catene di ristoranti avviati in diverse parti del mondo, come nel caso di Alessandro Del Piero che a Los Angeles ha avviato il suo ristorante di cucina italiana N10. Allo stesso modo, anche Lewis Hamilton ha deciso di investire in questo settore e avviare il Neat Burger, grazie alla quale ha aperto alcuni ristoranti interamente dedicati alla cucina vegana.

Il successo riscosso anche in questo settore lavorativo ha permesso ad Hamilton di diventare un fuori classe anche in campo imprenditoriale.

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La catena di ristoranti vegana del pilota di Formula 1

Nel mirino dell’attenzione del web, dunque, troviamo la Neat Burger di proprietà di Lewis Hamilton e che recentemente è stata premiata come la ‘Compagnia dell’anno’ dal PETA.

Il pilota, che ha abbracciato l’alimentazione vegana nel 2017, ha deciso di celebrare l’importante traguardo raggiunto attraverso la pubblicazione di un lungo messaggio condiviso nelle pagine social del Neat Burger: “I pesci sono amici, non cibo – Bruce, Alla ricerca di Nemo. Sembra così semplice, vero? In Neat Burger cerchiamo di apportare semplici modifiche per il miglioramento del nostro pianeta e degli animali. Piantare un albero per ogni hamburger venduto, avere imballaggi sostenibili e partnership con tutti i nostri ristoranti che accettano animali domestici. Queste semplici cose hanno portato @peta a premiarci Azienda dell’anno!”.

“Vorremmo…”

La catena di ristoranti di Lewis Hamilton, in rapida crescita in Inghilterra, è stata premiata per l’impegno messo in atto durante l’attività e il successo riscosso dai piatti che vengono così proposti ai propri clienti.

Nel post sopra citato, inoltre, è possibile leggere: “Ci sentiamo molto onorati che un’organizzazione straordinaria come PETA ci abbia preso in considerazione. Vorremmo ringraziare il nostro straordinario staff che sta lavorando così duramente e ha un’etica del lavoro rivoluzionaria per renderlo possibile anche in questi tempi turbolenti”.

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