Come fare un figurone con i suoceri spendendo pochissimo: la guida definitiva al Capodanno 2025 per cucinare per 10 persone spendendo la metà del 2024 col menù “anti-inflazione”.

Cenone di Capodanno, si andrà incontro ad una grossa spesa per forza di cose. Ogni anno è così, e dodici mesi fa fare la spesa per il cenone è stata una mazzata. Tra il pesce che costava come l’oro e il panettone artigianale che sembrava un investimento immobiliare, molti di noi sono arrivati al brindisi di mezzanotte con il portafoglio già in lacrime. Ma per questo Capodanno 2025 ho deciso di cambiare registro. Non serve rinunciare a mangiare bene, serve solo smettere di farsi fregare dalle logiche del marketing festivo.

Tavola imbandita per Capodanno ed una banconota da 10 euro
Capodanno low cost: 5 trucchi per battere i prezzi folli del 2025 – ricettasprint.it

La prima regola d’oro, che sembra banale ma non lo è, è scappare dal reparto pescheria degli ipermercati il 30 dicembre. Se vuoi il pesce, compralo ora e congelalo. O meglio ancora, cambia prospettiva. Invece del solito salmone affumicato (che quest’anno ha prezzi folli), punta sulla trota o, ancora meglio, sullo sgombro marinato. Costa un terzo, fa una figura pazzesca se presentato bene e, onestamente, ha molto più carattere.

Quanto costa in media un cenone di Capodanno?

La spesa media calcolata è di circa 58 euro a testa. Già per una famiglia composta da tre persone quindi, per il cenone di Capodanno si finisce con lo spendere una cifra importante. Per risparmiare allora puoi fare di necessità virtù, ma con sagacia e con buon gusto. Cominciando dal primo piatto, la pasta è la nostra salvezza. Ma invece di prendere i paccheri di quella marca super costosa che vedi nelle pubblicità, vai di pasta fresca fatta in casa.

Spumante in due calici e bottiglia
Quanto costa in media un cenone di Capodanno? – ricettasprint.it

Farina, uova e un po’ di olio di gomito. Costa pochi centesimi a porzione e i tuoi ospiti rimarranno a bocca aperta perché “la pasta fatta a mano” fa subito atmosfera da grande occasione. Un bel ragù bianco di cortile o una crema di zucca e amaretto sono chic, costano pochissimo e riempiono la pancia meglio di tre tartine al caviale.

Per il secondo, smettiamola con l’ossessione del filetto di manzo. Il maiale è il re del risparmio e, se cucinato con i giusti aromi — magari una riduzione di vino rosso economico e qualche prugna — non ha nulla da invidiare ai tagli nobili. E poi c’è il cotechino. È il piatto che costa meno in assoluto ma è quello che tutti aspettano. Il trucco? Non comprare quello già cotto in busta d’alluminio. Prendi quello del macellaio, da cuocere per tre ore. La casa profumerà di festa e il sapore sarà un’altra cosa.

Che cosa mangiare a Capodanno per risparmiare?

Le lenticchie? Prendi quelle secche, per carità. Quelle in barattolo sono un insulto al gusto e al portafoglio. Mezzo chilo di lenticchie secche costa meno di un caffè e ci mangia un reggimento. E il bere? Qui sta il vero salasso. Invece di comprare dieci bottiglie di vino mediocre, prendine tre buone da un produttore locale o in un’enoteca che conosci.

Spesso il “vino della casa” di una buona cantina è meglio di tanti marchi famosi venduti a 20 euro al supermercato. Per il brindisi, un buon Prosecco superiore o un Franciacorta base battono qualsiasi Champagne di sottomarca che sa di aceto. Quindi risparmiare per il cenone di Capodanno mangiando bene si può.