Giorni davvero speciali per Carlo Cracco, lo chef stellato italiano ha raggiunto dei traguardi molto importanti nella vita così come nella carriera. A rompere il silenzio raccontandosi a cuore aperto è stato proprio lo chef, il tutto con delle rivelazioni che hanno lasciato senza parole tutti suoi fan e non solo.

Fare il mio mestiere non ti rende ricco”. Una frase che lascia perplessi, soprattutto se a pronunciarla è Carlo Cracco, uno degli chef più celebri d’Italia, volto noto della TV, imprenditore di successo e simbolo di un’intera generazione di cuochi stellati.

Carlo Cracco senza freni - RicettaSprint
Carlo Cracco senza freni – RicettaSprint

Ma queste parole, pronunciate con sincerità durante un’intervista, non sono provocazione, bensì uno spaccato autentico di una realtà che in pochi conoscono davvero. Perché dietro l’immagine patinata dei riflettori e dei piatti gourmet fotografati alla perfezione, c’è una vita fatta di sacrifici, costanza e duro lavoro. Cracco non lo nasconde: è arrivato dove è arrivato grazie alla fatica, non certo a colpi di fortuna o illusioni da social network.

Carlo Cracco la nuova vita: progetti, cadute e rinascite

Oggi Carlo Cracco guarda al passato con lucidità. Ha appena compiuto 60 anni e dice di sentirsi meglio ora che a 40. E forse è proprio per questo che riesce a parlare con così tanta schiettezza, senza filtri. La sua carriera è costellata di tappe importanti: dopo l’istituto alberghiero, le esperienze a fianco di Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse, poi il ritorno a Milano, l’apertura di Cracco in Galleria, la televisione, il grande pubblico. Ma non è sempre stato tutto rose e fiori. “Ho perso una stella Michelin, ho ricevuto critiche feroci- racconta – Ho fatto scelte difficili, ma anche sbagli. Fa parte del gioco”.

Cracco non vuole dare l’immagine di un uomo perfetto, tutt’altro. È consapevole di aver affrontato momenti bui, ma anche di essere risalito ogni volta, con determinazione. E mentre molti lo immaginano ricco e rilassato nel suo ristorante con vista sulla Galleria Vittorio Emanuele, lui ci tiene a ricordare che “lavorare in cucina non arricchisce. È una passione, è arte, ma è anche una missione totalizzante, che ti assorbe anima e corpo”.

“Non ho nulla da nascondere”

Un altro aspetto che Cracco sottolinea è il ruolo della sua famiglia composta dai suoi amatissimi quattro figli: Sveva, Irene, Pietro e Cesare. Un quotidiano nel quale è sempre presente anche la moglie, Rosa Fanti, è al suo fianco da anni, nella vita e nel lavoro. È lei a tenergli il telefono, a gestire la comunicazione, ad aiutarlo a restare con i piedi per terra. Una donna forte, ironica, gelosa, come lui stesso si definisce, ma presente: “Non ho nulla da nascondere, ma è normale avere gelosie. Fa parte del gioco di coppia, soprattutto se sei esposto”.

 

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Cracco da sempre rivendica la sua autenticità nel lavoro così come nella sua sfera privata, superando ogni ostacolo che la vita gli ha posto davanti nel tempo. E forse, proprio per questo, la sua storia colpisce così tanto. Perché ci ricorda che il vero lusso non è solo quello materiale, ma quello di restare fedeli a sé stessi, anche quando sarebbe più facile indossare una maschera. E Cracco, maschere, non ne indossa mai.