Quali sono i requisiti per la Carta Risparmio Spesa e come fare per avere questo Bonus che parte ufficialmente a luglio 2023.

La Carta Risparmio Spesa è pronta a fare il suo esordio e non sarà il solo provvedimento ad esordire in questo 2023. Ai nastri di partenza c’è anche il Reddito Alimentare (anche se per quest’ultimo non si conosce ancora il mese dello start) come previsto nei mesi scorsi dalla Manovra di Bilancio per quest’anno.

Carta Risparmio Spesa, come fare per avere il Bonus 400 euro
Un carrello pieno al supermercato (Canva – ricettasprint.it)

Partiamo proprio dalla Carta Risparmio Spesa, che consiste in una cifra appositamente erogata dal Governo per potere acquistare beni di prima necessità nel corso della consueta spesa. Consiste nel fornire ai beneficiari una carta prepagata.

Il Reddito Alimentare invece intende contrastare non solo la povertà, aggravata dall’aumento dell’inflazione che imperversa ormai da gennaio 2022, ma anche lo spreco alimentare. E consiste nel raccogliere il cibo invenduto per destinarlo ai più bisognosi.

Verrà attuato in via sperimentale in alcune delle principali città italiane, con il cibo che verrà donato dagli esercizi commerciali che aderiranno all’iniziativa. I beneficiari verranno individuati dai Comuni sulla base dei dati Inps ottenuti per via telematica. Non occorrerà quindi fare richiesta, ci penseranno le amministrazioni locali ad individuare i più bisognosi.

Cosa significa Carta Risparmio Spesa?

Per quanto riguarda la Carta Risparmio Spesa o Bonus Spesa 2023, si prevede la erogazione – secondo quanto disposto dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ad aprile 2023 – di un contributo economico una tantum a chi rispetterà una serie di parametri per l’ottenimento.

Carta Risparmio Spesa, come fare per avere il Bonus 400 euro
Una Carta PostePay (Foto Poste Italiane – ricettasprint.it)

Una volta che i cittadini risulteranno idonei dovranno recarsi in un ufficio di Poste Italiane per ritirare una carta prepagata PostePay. La quale potrà poi essere impiegata per fare la spesa nei punti aderenti questa iniziativa.

I vari Comuni italiani e Poste Italiane dispongono già da metà giugno della lista dei beneficiari compilata dall’Inps. È obbligatorio compiere il primo utilizzo di questa carta entro e non oltre il 15 settembre 2023, altrimenti il diritto ad utilizzare la Carta Risparmio Spesa decadrà.

Sarà possibile comprare solamente beni alimentari di prima necessità, e niente altro. Poste Italiane ha pronte un milione e trecentomila carte PostePay appositamente realizzate e che verranno caricate ognuna con 382,50 euro. Cifra però non definitiva e che potrebbe aumentare in base al numero di altre carte non attive o non assegnate.

Quali sono i requisiti per la carta risparmio spesa?

Per usufruire di questo bonus spesa sarà necessario avere un reddito annuo appositamente certificato previa Isee di non più di 15mila euro. L’unica cosa che i cittadini dovranno fare sarà proprio procurarsi l’ultimo Isee personale disponibile.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Il fattorino mangia la pizza e la ricompone prima della consegna, smascherato dal video

Non è prevista compatibilità con i vari Reddito di Cittadinanza, Pensione di Cittadinanza, Reddito di Inclusione, assegno di disoccupazione NAsPI e DIS-COLL, indennità di mobilità, cassa integrazione e qualunque altra misura analoga.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: La Pizza di Pompei, è nata la ricetta per replicare quella di duemila anni fa

Chi ha diritto alla Carta Spesa 2023?

Avranno comunque la precedenza quelle famiglie a basso reddito e con molti figli, in particolare i nuclei con almeno tre figli a carico e dei quali almeno uno nato entro il 31 dicembre del 2009.

Carta Risparmio Spesa, come fare per avere il Bonus 400 euro
Un pagamento in corso alla cassa di supermercato (Canva – ricettasprinti.it)

Poi seguiranno quelli con figli nati entro il 31 dicembre 2005 e poi tutti gli altri con almeno tre membri.

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Beve 21 cocktail per una sfida in vacanza, finisce in tragedia

Come detto, non va presentata alcuna domanda. Sarà il proprio Comune di residenza a contattare i beneficiari dopo avere esaminato i dati che le amministrazioni locali hanno ricevuto dall’Inps.