È risaputo di quanto i cibi processati facciano male. Ma al loro alquanto lungo elenco se ne aggiunge uno da tempo assai diffuso.

Cibi processati, da tempo diversi studi hanno confermato come la loro assunzione in determinati modi può avere dei risvolti pericolosi per la salute delle persone. Le stesse conclusioni giungono anche da una serie di osservazioni condotte dal 1991 al 2001.

Lavorazione di cibi processati in corso
Lavorazione di cibi processati in corso (Foto Canva – Ricettasprint.it)

Gli autori sono legati alla University College London e si tratta di ricercatori di varie nazionalità europee che hanno analizzato le conseguenze sulla assunzione di cibi processati. Anche l’Italia è coinvolta. I risultati hanno poi trovato pubblicazione sulla rivista specializzata di settore “Lancet Planet Health“.

I soggetti coinvolti sono ben 450mila, e di tutti loro sono state osservate le abitudini alimentari e le conseguenze su cosa mangiavano ed in quali quantità. I cibi processati sono risultati essere tra i prodotti più pericolosi. Più se ne mangia e più aumenta il rischio di cancro.

Ma non senza sorpresa, accanto ai ben noti insaccati, carne rossa, prefritti e quant’altro, si  aggiunto anche un prodotto che pure risulta essere molto consumato. Anche quest’ultimo concorrerebbe a fare salire le possibilità di sviluppare un cancro.

Cibi processati, quali aumentano i tumori: occhio a questo insospettabile

Gli esempi di cibi processati sono molto noti. Si tratta di:

Produzione di cibi processati in corso
Produzione di cibi processati in corso (Foto Canva – Ricettasprint.it)
  • vegetali, frutta e legumi in scatola;
  • frutta secca e semi salati;
  • carne essiccata e salata;
  • insaccati;
  • pesce in scatola;
  • sciroppi di frutta;
  • formaggi;
  • pane;
  • prodotti prefritti (panature e simili);
  • bevande alcoliche, vino e birra.
  • bibite gassate;
  • snack confezionati dolci, grassi o salati;
  • confetteria;
  • biscotti, pasticcini e torte;
  • cereali per la colazione zuccherati;
  • piatti precotti di carne, formaggio, pasta e pizza;
  • salsicce, hamburger, hot dog e prodotti con carne ricostituita.

Ci sono quattro livelli di catalogazione dei cibi: non trasformati e minimamente trasformati; ingredienti culinari trasformati; alimenti trasformati; alimenti ultraprocessati.

Di questi ultimi fanno parte i cibi di produzione spesso industriale con alti contenuti di grassi aggiunti, sale, zucchero, additivi, conservanti e sostanze derivate da alimenti, come l’olio di palma e simili.

Qual è il prodotto che sorprende in negativo e cosa si rischia

A venire fuori è anche un rischio di cancro legato alla elevata assunzione di zuppe pronte. Le quali contengono diverse sostanze chimiche controverse come ftalati, bisfenoli, fitofarmaci e pfas.

Delle zuppe vendute in un supermercato
Delle zuppe vendute in un supermercato (Foto Canva – Ricettasprint.it)

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La presenza di tali componenti è concentrata in particolar modo nei rispettivi imballaggi, ma può facilmente migrare nel cibo ivi contenuto, anche in quantità superiore ai limiti vigenti.

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Può anche capitare però che tali sostanze siano già presenti nel cibo stesso. E poi ci sono coloranti ed additivi come il nitrato di sodio. La loro funzione è quella di rendere l’aspetto e la consistenza il più appetibili possibili.

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I ricercatori hanno osservato che sostituire anche una quantità del 10% di quel che mangiamo con cibi poco trasformati finisce con l’esporre al manifestarsi di tumori della testa e del collo, dell’esofago, del colon-retto, a carcinoma epatocellulare ed a carcinoma mammario durante la menopausa.