Una delle domande che ci si pone più frequentemente durante questo periodo dell’anno è, senza ombra di dubbio, come procedere con la conservazione del pandoro, così come accade per il panettone. Ci sono delle tecniche che sicuramente, più di ogni altra cosa, ci possono aiutare in questo intento.
Durante questo periodo dell’anno non si fa altro che parlare di avanzi e di come procedere con la conservazione, un’attenzione che andrebbe riservata allo stesso modo anche a un altro tipo di alimento che rappresenta un discusso protagonista delle nostre tavole: il pandoro.

Uno degli errori che viene commesso in tal senso è rappresentato dall’idea di poter conservare questo dolce semplicemente all’interno della sua busta e poi riporlo nella scatola in cui lo abbiamo trovato, ma in realtà non è affatto così.
Come bisogna conservare il pandoro che abbiamo ricevuto a Natale?
La risposta a questa domanda può dipendere da numerosi fattori, in particolar modo dalla presentazione del nostro pandoro, che può essere classico oppure farcito con crema.
Sulla base di tale motivazione, dunque, diventa molto importante prestare la massima attenzione a come procediamo con la conservazione del nostro dolce, soprattutto dopo che abbiamo aggiunto lo zucchero a velo, che inevitabilmente tenderà a sciogliersi o cristallizzarsi. Il primo errore da non commettere è quello di riporre il pandoro all’interno del frigorifero: non avrebbe molto senso e, soprattutto, andremmo a indurire il dolce, facendogli perdere consistenza e sapore.
Ecco perché è necessario ricordare che questo rientra sempre e comunque nei prodotti da conservare in dispensa.
Due tecniche per conservare il pandoro: rimarrà perfetto
Due tecniche adatte per la conservazione del nostro pandoro, dunque, sono quelle che ti stiamo per mostrare. La prima prevede la conservazione del pandoro all’interno di un contenitore a chiusura ermetica, ponendo all’interno magari della carta forno. Il pandoro va tagliato a fette oppure a tocchetti, a seconda della grandezza della nostra ciotola, riposto all’interno, poi chiuso e sistemato in dispensa. In questo modo riusciremo a mantenere bontà e consistenza.
Un’altra tecnica prevede l’utilizzo della stessa busta di conservazione con la quale lo troviamo nella confezione. In questo caso, però, evitiamo di lasciarlo dentro lo scatolo di cartone: meglio riporlo all’interno di un’altra busta in nylon, perché al suo interno si creerà la temperatura adatta per mantenerlo morbido nei giorni successivi.
Infine, ma non meno importante, non va mai dimenticato che il pandoro va consumato preferibilmente entro cinque giorni dall’apertura, perché dopo inizierà a perdere consistenza e il gusto risulterà meno intenso.






