Contagi nei macelli | “Ma la carne non è un veicolo del virus”

Fanno molto discutere i tanti casi di contagi avvenuti nei macelli in diverse parti del mondo. La situazione analizzata nello specifico dagli esperti.

Gli Stati Uniti sono diventati il nuovo epicentro della pandemia che ha colpito il mondo intero. Una situazione che va avanti ormai da settimane e che porta gli Usa a dovere fare i conti con migliaia di nuovi contagi e di morti giorno dopo giorno. Nonostante ciò, il presidente Donald Trump intende fare ripartire quanto prima l’economia.

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A questo scopo l’inquilino della Casa Bianca ha firmato un ordine esecutivo sfruttando il Defense Production Act. Si tratta di una via per potere ottenere poteri straordinari, equiparabili a quelli di una situazione di guerra. In tal modo Trump ha fatto si che su tutto il territorio degli Stati Uniti restassero aperti gli stabilimenti deputati alla macellazione della carne. Ma ovviamente questa scelta va contro alle possibilità di arginare il virus. In Germania è avvenuta la stessa cosa e ciò ha fatto si che ci fossero 800 nuovi infetti tra i lavoratori del settore nelle ultime settimane. Equal cosa ha avuto luogo in Francia, con 100 contagi tra i dipendenti di mattatoi e stabilimenti di lavorazione delle carni.

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Contagi, il consumo di carne è da escludere

In Italia invece i 71 casi di Covid emersi in uno stabilimento di Palo del Colle, in provincia di Bari, ha portato alla chiusura dello stesso per due settimane. È bene comunque ricordare come qualsiasi rischio di restare infetti non sia da attribuire agli animali allevati e destinati alla macellazione. Ad oggi mancano prove tali da indicare un simile collegamento. E questo riguarda anche gli animali da compagnia. Essi non veicolano il virus, come confermato più volte da diversi organismi sanitari in tutto il mondo. Così come neppure il cibo sembra essere un veicolo di contagio. Non ci sono prove che dimostrano di dovere temere la diffusione del virus attraverso il cibo come la carne.

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I casi di infezione sono da attribuire ad altri fattori

Ma per debellare qualunque tipo di agente patogeno in grado di contaminare gli alimenti, si consiglia una cottura di almeno 65°. Del resto il Covid agisce esclusivamente sull’apparato respiratorio ed è quindi da escludere, secondo gli esperti, la possibilità di un contagio attraverso quello digestivo. Il fatto che ci siano stati diversi casi nei macelli in varie parti del pianeta è da attribuire ad altri fattori. Ad esempio a scarsa prevenzione dettata dal rispetto delle misure di sicurezza note. Come indossare mascherina e guanti e rispettare il metro di distanziamento sociale minimo richiesto.

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