Flavio Briatore ancora una volta si trova nel mirino della polemica, le due dichiarazioni pesano come macigni per i giovani… ecco cos’è successo in queste ore.
Durante le ultime settimane sono state numerose le notizie pubblicate sul conto di Flavio Briatore e che lo riguardano in prima persona sotto la veste di imprenditore e anche ristoratore, considerando anche il successo riscosso in Italia e non solo dalla catena Crazy Pizza.
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L’imprenditore, inoltre, recentemente si è fatto portavoce di una testimonianza che ha scatenato non poche polemiche tra coloro che lavorano in modo attivo nel campo della ristorazione e che, ancora una volta, tornano ad animare il web e anche i media.
La polemica non si arresta per Flavio Briatore
Non è la prima volta che Flavio Briatore fa riferimento alla difficoltà di trovare personale adatto alle sue attività in Italia, cosa che invece non si verificherebbe a Dubai, ad esempio. Dichiarazioni che, di volta in volta, hanno animato la polemica anche quando l’imprenditore ha sostenuto la tesi di Alessandro Borghese che negli ultimi due anni ha riscontrato non poche difficoltà nella ricerca del personale da inserire nel suo staff.
Recentemente, a innescare nuovamente la polemica per Briatore in merito alla ricerca del personale sono state le dichiarazioni che l’imprenditore ha rilasciato non molto tempo fa ospite del programma CartaBianca, condotto da Bianca Berlinguer.
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“Non hanno voglia di lavorare”
In occasione della partecipazione al programma di CartaBianca, dunque, Flavio Briatore è tornato a parlare della ‘situazione giovani-lavoro’, fornendo di nuovo la sua testimonianza da imprenditore: “Non c’è alcun giovane che ha voglia di lavorare durante la stagione estiva e che non è vero che si offrono stipendi bassi; quindi, il governo doveva sospendere il reddito da maggio a ottobre e dare la possibilità ai giovani di lavorare durante l’estate. Così lo Stato risparmiava e magari c’era qualcuno che trovava lavoro per tutto l’anno”.
Successivamente, Flavio Briatore ha anche deciso di fare dei chiarimenti in merito ai salari che sono previsti per coloro che lavorano attivamente nel suo staff: “Un ragazzo che lavora al Twiga, il suo locale a Forte dei Marmi, ha uno stipendio minimo di 1.800 o 1.900 euro al mese. In Italia una stagione dura 4 mesi. Ripeto, dovevano abolirlo, lasciare che i ragazzi lavorassero con salari ovviamente corretti e poi riprenderlo. Così si risparmiavano 5 mesi di reddito e invece, mantenendolo durante la stagione, i giovani ci chiedono di lavorare in nero, una cosa che non possiamo permetterci di fare”.
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