Per neutralizzare l’odore di frittura a Natale e Capodanno puoi servirti di alcuni utilissimi ed efficaci accorgimenti, non costano nulla e terranno tutta casa al sicuro.
Frittura a Natale e Capodanno, impossibile scamparla. Soprattutto il pesce impera sulle tavole di tanti in molte Regioni, tra il Cenone della Vigilia e quello della notte di San Silvestro aspettando Capodanno. Ed è tutto troppo buono per potere dire di no, al netto delle controindicazioni. Che consistono soprattutto nei residui olfattivi di ogni preparazione. Perché la frittura a Natale e Capodanno si fa sentire pure col naso, oltre che con le papille gustative.

L’odore – ma sarebbe meglio dire la puzza – di frittura attecchisce sulle mani, sui capelli e sui vestiti, tendaggi ed altri tessuti immediatamente presenti nelle vicinanze di dove hai fritto calamari o quant’altro. E tutto questo può risultare problematico e portare degli strascichi persino all’indomani. Tutto questo occorre evitarlo, e ci puoi riuscire mediante alcuni semplici trucchi.
Come posso eliminare la puzza di fritto?
La prima cosa da fare assolutamente è garantire una ventilazione continua. Apri le finestre della cucina già prima di iniziare a friggere e, se possibile, crea una corrente d’aria aprendo anche una finestra in un’altra stanza. La cappa aspirante va accesa dall’inizio della cottura e lasciata in funzione anche dopo aver spento i fornelli, per almeno 15–20 minuti.

Poi alcuni ingredienti di uso comune aiutano ad assorbire o neutralizzare gli odori mentre si cucina. Si tratta di:
- aceto o limone: fate bollire in un pentolino acqua con aceto bianco o fettine di limone mentre friggete. Il vapore cattura gli odori nell’aria.
- alloro e chiodi di garofano: aggiunti all’acqua bollente, diffondono un profumo gradevole e coprono l’odore di fritto.
- pane raffermo o bucce di mela: messi accanto ai fornelli, contribuiscono ad assorbire parte degli odori.
- fondi di caffè: ponili in dei piattini, ce ne vogliono due o tre, ed accostali a dove friggi per fare assorbire loro l’odore della preparazione.
Anche la scelta dell’olio fa la differenza
Un olio pulito e adatto alle alte temperature riduce la produzione di odori sgradevoli. Evita di riutilizzare l’olio troppe volte e filtratelo dopo ogni frittura. Un olio che fuma o è esausto rilascia un odore molto più intenso e persistente. Residui di grasso su padelle, piani di lavoro e superfici continuano a emanare odore anche a cottura finita. Allora lava immediatamente le stoviglie, sgrassate il piano cottura e passate un panno con acqua calda e aceto sulle superfici.
Anche il filtro della cappa, spesso trascurato, andrebbe pulito regolarmente. Una volta terminata la preparazione, fai bollire acqua con bicarbonato, che neutralizza gli odori anziché coprirli. E magari accendi una candela profumata oppure usa un diffusore di oli essenziali (agrumi, eucalipto, lavanda), preferibilmente lontano dalla zona di cottura. In alternativa, tosta leggermente chicchi di caffè o scorze d’arancia in forno per pochi minuti.
Invece durante la frittura, chiudi le porte delle stanze non coinvolte e, se possibile, appendi tende o tessuti lontano dalla cucina, perché assorbono facilmente gli odori. Per divani e tappeti già impregnati, una spolverata di bicarbonato seguita da aspirazione può essere risolutiva. E così risolverai tutti i problemi.






