La pasta choux e il ripieno dolce o salato che sia, i bignè sono la soluzione a tutte le cene. Oggi vi faccio vedere come faccio io la mia pasta per i bignè, così, come me, la preparate a Natale.
Quando organizziamo gli antipasti di Natale o un buffet per la vigilia ci capita spesso di inserire i bignè tra le preparazioni base, non tanto per farle diventare protagonisti, ma perché la pasta choux è versatile e si presta a qualsiasi farcitura, dalle mousse salate, alle creme leggere, tonno, salmone e patate.
Prepariamo in anticipo, abbiamo già una parte del lavoro completata. Un grande vantaggio dei bignè e che una volta pronti si conservano bene e possono essere farciti anche poco prima di servirli. Anche nelle cene più numerose riusciamo a presentarle senza tempi stretti, perché basta averli già cotti e poi riempirli con quello che preferiamo.
Ci piace proporli a Natale perché si adattano facilmente al resto del menu possiamo prepararne alcuni con ripieni delicati e altri più saporiti e in ogni caso mantengono una struttura leggera che non appesantisce l’insieme.
Mettiamo acqua con latte e burro e un pizzico di sale in un pentolino e portiamo a bollore e quando il burro sarà completamente sciolto aggiungiamo la farina tutta in una volta. Mescoliamo energicamente con un cucchiaio di legno fino ad ottenere una massa compatta che si stacca dalle pareti, questo passaggio è fondamentale per la riuscita della pasta.
Trasferiamo il composto in una ciotola e lasciamo intiepidire, aggiungiamo le uova una alla volta, mescolando bene prima di unire la successiva. Dobbiamo ottenere un impasto liscio, non troppo liquido e adatto ad essere trasferito nella sac a poche. Formiamo i bignè su una teglia rivestita di carta forno lasciando spazio tra uno e l’altro. Inforniamo a 180 gradi per circa 25 o 30 minuti senza aprire il forno.
Una volta cotti li facciamo raffreddare completamente. A questo punto sono pronti per essere farciti e possiamo usare, come dicevo prima, la mousse ad esempio ai formaggi, il patè di olive, il salmone con robiola oppure tonno frullato con un filo d’olio e creme più strutturate. Sulla tavola di Natale diventano una presenza versatile e molto pratica.
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