Non importa se è il pranzo della domenica o quello di Natale: le nostre lasagne al forno deve essere perfetta e solo così cancelliamo gli errori
Ogni regione ha la sua tradizione, i suoi piatti tipici per i pranzi importanti e per le feste. Eppure c’è una ricetta che unisce l’Italia perché le lasagne al forno sono in grado di mettere d’accordo tutti. Ma siamo sicuri di preparale in modo corretto e di non commettere errori?
Per non fare torto a nessuno, stiamo parlando della versione classica, quella bolognese con le sfoglie di pasta, un ragù di carne ricco, la besciamella e il parmigiano, Tanto poi è da qui che partiamo per preparare tutte le altre varianti, anche quelle con il pesce o le verdure.
All’apparenza è una preparazione lunga, perché ci sono diversi ingredienti, ma facile.
All’apparenza, appunto, perché almeno uno di questi errori l’hanno commesso tutti e forse non è stato nemmeno facile rimediare. Ovviamente il metodo più semplice è comprare la sfoglia già pronta e tirata,. Il ragù già fatto, la besciamella nelle scatole, il parmigiano già grattugiato. Oppure fare noi e allora occhio a cosa combiniamo.
La scelta degli ingredienti è il primo passaggio che fa la differenza e se facciamo tutto con le nostre mani, dobbiamo sapere come fare. La carne troppo magra per il ragù non va bene. Ci servono tagli scelti, certo, ma solo quelloi di manzo o vitello non devono avere grasso. Quelli di maiale (perché nel ragù c’è carne mista, altrimenti non è ragù vero) ha bisogno del grasso. Evitate la pancetta o il lardo? Anche questo è un errore.
Poi c’è tutto il resto. La besciamella, per prima, con dosi proporzionate: se usiamo 500 ml di latte, ci servono 50 grammi di farina e altrettanti di burro, non di più e non di meno. La noce moscata è opzionale, ma aiuta. Altri grassi invece non servono nella nella besciamella. Infine c’è il parmigiano: se ne usiamo uno troppo fresco o troppo stagionato, rischiamo di rovinare tutto: quello a 24 mesi è ideale.
La parte del leone è comunque nella sfoglia. Possiamo comprarla già pronta, anche secca, ma non è complicato prepararla da sola: ogni 100 grammi di farina, 1 uovo intero. Se non rispettiamo queste proporzioni, sbagliamo in partenza. E lo spessore? Al massimo 3-4 millimetro, non deve essere un velo ma nemmeno troppo spessa.
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Ora che abbiamo tutti gli ingredienti, manca un altro tassello importante, quello dell’assemblaggio finale. Un errore banale ma che molti fanno, è quello di cominciare con le sfoglie di pasta: invece la base deve essere liquida, quindi con la besciamella e a seguire, i vari strati. Un consiglio da chef? Per l’ultimo strato frulliamo insieme qualche cucchiaiata di ragù e di besciamella per avere una consistenza diversa.
Infine il burro, perché ci serve pure quello: qualche fiocchetto in mezzo al parmigiano grattugiato, ma anche ai 4 angoli della teglia. Perché rischiare di seccarli troppo quando possiamo rimediare? Infine la cottura: mai nel ripiano in alto o in basso, sempre in quello intermedio, tranne gli ultimi minuti, per la crosticina.
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