In seguito ad uno studio emerge una complicazione di carattere psicologico e comportamentale connesso alla attuazione del digiuno intermittente. Serve grande cautela nel seguire questo tipo di dieta.
Il digiuno intermittente è uno schema alimentare da diversi anni molto in voga. Consiste nella adozione di una schematizzazione ben precisa a livello orario di quando mangiare. Ci si mette a tavola e ci si concede qualche spuntino solamente entro una specifica fascia di tempo della giornata. Nel resto dell’orario quotidiano si mette invece in pratica per l’appunto il digiuno intermittente.

Tante volte sentiamo dire che il digiuno è un qualcosa che fa male, ed è vero. È vero se fai di testa tua, situazione che ti porterà molto più facilmente a compiere degli errori anche in buonafede. Se invece il digiuno intermittente lo metti in pratica dietro al sostegno di un nutrizionista esperto, allora andrà molto meglio.
Quali sono le controindicazioni del digiuno intermittente?
O almeno così dovrebbe essere, perché c’è uno studio che ha trovato pubblicazione su una rivista scientifica specializzata in alimentazione. Il suo nome è praticamente impossibile da ricordare, si tratta della Ganson KT et Al «EatBehav» 2022: Intermittent fasting: Describing engagement and associations with eating disorder behaviors and psychopathology among Canadian adolescents and young adults. Questa rivista ha diffuso quello che è un effetto collaterale grosso legato alla adozione del digiuno intermittente.
In seguito a delle osservazioni approfondite, è sorto un nesso tra il sopra citato digiuno intermittente ed il sorgere di disturbi di tipo psicologico e patologico nella alimentazione. E ad essere maggiormente colpite sono le donne. A parlare della cosa sono degli autori canadesi. Ed un particolare punto a sfavore di una dieta del digiuno intermittente (ce ne sono diversi tipi, n.d.r.) consiste nel fatto che esso potrebbe privare una persona della cena, e quindi di condividere un pasto importante con la famiglia.

Dunque anche a livello sociale e di rapporti umani, il digiuno intermittente sottrae dei momenti importanti in questo contesto. E quindi i rapporti sociali anche tra individui che intraprendono delle relazioni molto strette tra loro rischiano di essere minati. I risvolti a livello psicologico di tutto ciò sono più profondi di quanto possa sembrare. Specialmente in quelle famiglie dove uno od entrambi i genitori rientrano tardi a casa e hanno solo la cena per stare con i figli.
Cosa pensano i medici del digiuno intermittente?
Ora qui intervengono altri studi, che riferiscono di come la condivisione e la convivialità a tavola rappresentino un ottimo strumento per contrastare la depressione e comportamenti di violenza o di autolesionismo. Poi a tavola insieme si ha un contrasto alla tendenza a vedere giovani e meno giovani usare lo smartphone.
Ci sono famiglie che impongono, con le buone, di tenere i telefoni alla larga dalla tavola, proprio perché bisogna parlare. Per i più giovani, la cena insieme in famiglia è un atto di educazione a cui non si dovrebbe mai rinunciare. Ovviamente tutto questo può succedere anche al di fuori di una dieta del digiuno intermittente, dove la fascia oraria serale potrebbe non contemplare pasti.
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Quella di non cenare potrebbe essere anche una abitudine consolidata. Ed allora bisognerebbe fare in modo che la cena avvenga sempre, tutte le sere. Che coinvolga tutti i membri della famiglia e che ci porti a parlare, a confrontarci ed a sostenerci. Ne va del beneficio della salute mentale oltre che di quella del girovita.