A seguito di una approfondita analisi compiuta da un soggetto specializzato emerge un giudizio estremamente negativo su microplastiche nel chewing gum.

Chewing gum inquinati da microplastiche, i risultati di un test sono pessimi
Chewing gum (Ricettasprint.it)

C’è un test condotto per cercare di stabilire quale sia la presenza di microplastiche in media nelle gomme da masticare vendute in supermercati e discount soprattutto. Le microplastiche sono frammenti di plastica di dimensioni inferiori a 5 millimetri che si trovano nell’ambiente, principalmente negli oceani.

Queste particelle possono derivare dalla frammentazione di oggetti di plastica più grandi o essere presenti in prodotti di consumo come cosmetici, vestiti sintetici o materiali da costruzione.

Le microplastiche sono pericolose perché possono essere ingerite da animali marini e terrestri, causando danni ai loro sistemi digestivi e metabolici. Inoltre, le microplastiche possono accumularsi nei tessuti degli organismi, entrando così nella catena alimentare e potenzialmente finire anche nei nostri piatti.

Le microplastiche possono anche rilasciare sostanze chimiche dannose nell’ambiente circostante, compromettendo la salute degli ecosistemi marini e la nostra stessa salute.

Quali sono i rischi connessi alle microplastiche

Inoltre, la presenza diffusa di microplastiche nell’ambiente può causare danni ambientali a lungo termine difficilmente reversibili. Per queste ragioni, è importante adottare misure per ridurre la produzione e l’uso delle microplastiche

Secondo questo test, che porta la firma della rivista svizzera “Saldo” e che ha coinvolto 12 marche di chewing gum, la bellezza di undici di esse ha presentato delle tracce proprio di microplastiche. Le quali possono rappresentare una possibile minaccia per l’intestino umano e non solo.

Secondo alcuni studi scientifici. Le microplastiche sono piccolissime particelle di plastica che possono essere presenti in vari prodotti di consumo, incluso il chewing gum.

Le marche di chewing gum testate includono alcuni noti marchi internazionali, come Trident, Orbit e Chiclets. Le microplastiche sono state trovate sia nei chewing gum di tipo sugar-free che in quelli con lo zucchero.

I risultati del test svizzero, alcune marche sono presenti anche da noi

Chewing gum inquinati da microplastiche, i risultati di un test sono pessimi
Gomma da masticare (Ricettasprint.it)

Molte persone consumano chewing gum regolarmente, senza rendersi conto del rischio potenziale associato alle microplastiche. Le microplastiche possono essere ingerite accidentalmente e accumulate nell’intestino, quindi è importante prestare attenzione alla qualità dei prodotti che consumiamo.

Le autorità sanitarie stanno ancora valutando gli effetti a lungo termine delle microplastiche sull’organismo umano, ma è sempre consigliabile cercare alternative più naturali e sicure quando si tratta di prodotti alimentari.

Bisogna cercare di evitare prodotti contenenti microplastiche e di essere consapevoli dell’impatto che i nostri consumi possono avere sull’ambiente e sulla nostra salute. Ad ottenere un risultato molto buono sono solamente le gomme Coop Karma Natural Base Gum Spearmint, prodotte in Italia ma vendute in Svizzera. Microplastiche sono state trovate invece nelle seguenti gomme da masticare:

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Excitemint Xylit-Pro Spearmint (Aldi);
Jet Gum Mint Sugar Free (Lidl);
Mentos White Tutti frutti.

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Le gomme di Mentos poi contengono anche dei conservanti e del sucralosio, componenti ritenute potenzialmente dannose pur essendo ampiamente diffuse nell’industria alimentare.

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Alla fine si evince che la quasi totalità dei chewing gum senza zucchero possiedono tracce anche ingenti di plastica e di dolcificanti. Ed andrebbero quindi evitate o quanto meno limitate nell’impiego.