Hai comprato recentemente dell’olio che pizzica? In un primo momento ti sembrerà fastidioso e non saprai cosa fare… ma dovresti imparare a gestirlo con molta cura. Ecco perché.
In diverse occasioni, abbiamo avuto modo di parlare dell’olio extravergine d’oliva come un elemento essenziale nel nostro piano alimentare quotidiano. Per questo motivo, dovremmo imparare a gestirlo al meglio in base alle nostre esigenze e ai piatti che prepariamo.
Esiste una differenza tra olio d’oliva e olio extravergine d’oliva. A cambiare non è solo la qualità dell’olio, ma anche le modalità d’uso nella vita quotidiana.
Pertanto, prima di pensare che quel pizzico di piccantezza nell’olio sia un vero fastidio, ci sono alcune cose che dovresti sapere per sfruttare al meglio tutte le sue qualità.
L’olio d’oliva è stato oggetto di numerosi studi scientifici e dibattiti tra nutrizionisti e scienziati. Ricordiamo che l’olio rimane comunque un elemento fondamentale per il benessere del corpo, poiché aiuta a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) ed è composto da grassi sani che fanno bene al corpo, insieme a una lunga serie di vitamine essenziali.
Quando trovi un olio che pizzica, come se fosse davvero piccante, sappi che non si tratta affatto di un difetto, ma di una caratteristica che lo distingue da altri oli. Infatti, si tratta di un olio di altissima qualità, realizzato con olive giovani e schiacciato a freddo. Il tutto non finisce qui, poiché ci sono altre cose che devi conoscere sull’olio che pizzica.
Il pizzicore dell’olio è dovuto alla presenza di polifenoli, ovvero composti che agiscono sul corpo come un vero e proprio scudo protettivo. I polifenoli ci aiutano ad aumentare le difese immunitarie e svolgono un’azione importante nella prevenzione del colesterolo LDL, aumentando quello HDL, ovvero quello “buono”. Inoltre, contribuiscono al benessere generale del corpo.
LEGGI ANCHE -> Antipasto peccaminoso, le uova ormai le preparo solo così e vanno subito a ruba
Se hai dell’olio che pizzica, sappi che è meglio consumarlo prevalentemente a crudo, evitando di utilizzarlo per piatti che richiedono la cottura. Riscaldando l’olio, infatti, andremo a alterare la sua composizione, poiché i polifenoli perderanno la loro efficacia, e si ridurrà anche l’efficacia delle vitamine sensibili alle alte temperature contenute nell’olio.
LEGGI ANCHE -> Torta morbidissima della nonna, l’infallibile ricetta che rende la merenda assolutamente perfetta
LEGGI ANCHE -> Focaccine come dal fornaio, ormai le preparo solo così, vanno subito a ruba
Con la vera ricetta emiliana dei passatelli in brodo, ho risolto il pranzo delle feste:…
Altro che il solito arrosto al forno, quest'anno vai con il filetto alla Wellington e…
La pulizia dell'astice è importante, ma anche la conservazione, se non sai come fare ti…
Durante il periodo natalizio non facciamoci cogliere impreparati, soprattutto per quanto riguarda la cottura della…
Perché aspettare le feste di Natale per cucinare questi calamari ripieni, in realtà sono talmente…
Non vi è mai capitato in passato di assaggiare quei biscottini molto burrosi venduti nei…