Arance Tarocco sequestrate, è accaduto in Sicilia con un ingentissimo carico al quale sono stati apposti i sigilli. Ma l’operazione è veramente clamorosa per i dettagli che la riguardano.

Le arance Tarocco sono una eccellenza della Sicilia, ma un quantitativo enorme è stato sottoposto a sequestro, con le forze dell’ordine preposte che sono intervenute con un vero e proprio blitz lungo un tratto della autostrada Catania-Palermo. Sono ben due tonnellate le arance Tarocco coinvolte in questo sequestro, ed i motivi di ciò sono da ricercare nella totale assenza di qualsiasi tipo di contrassegno identificativo.

Arance Tarocco
Maxi sequestro di arance Tarocco in Sicilia: alla fine erano taroccate per davvero – ricettasprint.it

Vari corpi delle autorità hanno provveduto a mettere a segno questo gran colpo a tutela delle norme di sicurezza alimentare e dei consumatori. Sono intervenuti infatti Polizia Stradale, Corpo Forestale (Noras), ASP di Catania, Ispettorato del Lavoro, Agenzia delle Dogane, ICQRF e Carabinieri per la Tutela Agroalimentare. E la loro scoperta è stata a dir poco sconcertante.

Sequestro di arance, c’è un dato sconcertante

Si è scoperto che le arance Tarocco sequestrate non erano Tarocco siciliane ma soltanto tarocche e basta. Delle mere contraffazioni di origine extraeuropea. Si tratta infatti di arance coltivate in Egitto. Le forze dell’ordine lo hanno scoperto nonostante la assenza totale di qualsiasi documento di tracciabilità. Questi frutti avevano anche delle false etichette con lo scopo di ingannare i deputati al controllo.

Il proprietario dei punti vendita è stato denunciato per frode in commercio. Oltre al maxi sequestro di arance, sono emerse gravi irregolarità igienico-sanitarie, inclusa la presenza di mozzarelle scadute. Le sanzioni complessive per queste violazioni superano i 7.000 euro, con ulteriori misure amministrative in fase di definizione.

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Arance Tarocche di Sicilia
Sequestro di arance, c’è un dato sconcertante – ricettasprint.it

Quello odierno non è un caso isolato. Pochi giorni prima, i vigilatori del Consorzio avevano già identificato una spremuta venduta come “Arancia Rossa di Sicilia” in una nota catena di supermercati, ma non autorizzata all’uso della denominazione protetta. Anche in questo caso, è stata inflitta una sanzione.

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Consulta sempre la provenienza dei prodotti

Questi eventi confermano una tendenza preoccupante. E cioè che maggiore è la notorietà di un prodotto, maggiore è la sua vulnerabilità alle falsificazioni. La tutela è tra i principali ruoli del Consorzio”. Ed è anche un impegno verso il consumatore, che ha il diritto di sapere da dove proviene ciò che mangia. Ogni etichetta falsa è un tradimento della fiducia.

Aranceto
Consulta sempre la provenienza dei prodotti – ricettasprint.it

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L’indagine non si ferma qui. Le autorità stanno proseguendo per accertare eventuali ulteriori responsabilità e per contrastare il fenomeno delle frodi alimentari. L’obiettivo è proteggere i produttori onesti e mantenere alta la qualità del made in Sicily, un marchio di fabbrica riconosciuto in tutto il mondo per la sua eccellenza.