L’Istituto Superiore di Sanità fornisce i dati in merito all’accoppiata moka alluminio. Con il passare del tempo, nel preparare il caffè cosa avviene?

Moka alluminio
Moka alluminio FOTO ricettasprint

Un articolo della rivista specializzata in tutela del consumatore ‘il Salvagente’ parla degli eventuali rischi che un utilizzo prolungato delle macchine da caffè rilascino dell’alluminio a contatto con la moka. Tutto nasce dalla questione sollevata da un lettore.

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“Buongiorno Salvagente, complimenti per la vostra meravigliosa rivista, che è molto utile. io sono amante del caffè, ne bevo circa 4 al giorno e utilizzo per farlo la Moka Bialetti. In tanti sostengono che utilizzare la Moka sia dannoso per la salute, a causa del rilascio di particelle di alluminio causato dal riscaldamento sul fuoco della stessa. Volevo sapere, cortesemente, se a tal proposito avete fatto dei test o una ricerca per confermare o smentire un eventuale pericolo per la nostra salute”.

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Moka alluminio, i risultati di ‘Report’

Già in passato questo tema relativo a moka ed allumino aveva rappresentato un qualcosa di molto caro a il Salvagente. La stessa rivista aveva presentato i risultati di uno studio appositamente condotto dall’Università di Milano riguardo al contatto dell’alluminio con i cibi. Se tale contatto avviene durante la cottura, avviene il rilascio di quantità variabili, anche su alimenti come pesce, carne e pollo non acidi e non conditi. Lo stesso si era chiesto la trasmissione di inchieste ‘Report’, in onda da decenni su Rai 3.

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Il responso dell’Istituto Superiore di Sanità

Questa ha condotto dei test sulle macchinette del caffè in alluminio, trovando una misura di 340 microgrammi per litro nel caffè in media, sempre stando a quanto riportato da Il Salvagente. E ne parla anche l’Istituto Superiore di Sanità in una analisi del 4 dicembre 2019. In quel caso le misurazioni indicavano valori inferiori ai 0,001 mg/kg. Cosa che ha portato l’ISS a parlare di “valori trascurabili e che non costituiscono un pericolo per la salute”.

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