Un turista documenta tutto quanto e mostra sui social il conto super salato documentato da tanto di maxi scontrino: “Può costare così tanto?”.
Maxi scontrino, è ancora una volta grossa polemica. Siamo abituati a sentire, con una certa periodicità, di prezzi spaventosi per un paio di caffè e di cornetti o per un aperitivo, con prezzi che rasentano ed in alcuni casi superano la tripla cifra.
Ed è proprio questo ciò che è successo, con un maxi scontrino presentato ad un turista che era in vacanza a Porto Cervo, in Sardegna, e che si è ritrovato a dovere pagare un conto pari quasi a quello che per molti sarebbe uno stipendio.
Solo che stavolta non c’entrano una colazione od un brunch al bar od una cena in un rinomato ristorante. Questa situazione non è alquanto diversa da tutti gli altri precedenti dei quali abbiamo sentito in precedenza.
La cifra coinvolta è decisamente bella grossa, ma anche per via di qualcosa che comunemente tutti noi siamo abituati ad acquistare con una certa frequenza ed a pagare relativamente poco. Di che cosa si tratta?
Maxi scontrino, la cifra spesa va vicino ai mille euro
Di frutta. Tuto quanto è stato documentato da un influencer, che ha ricevuto uno scontrino di importo totale di 821 euro, durante il suo pernottamento in un resort.
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Più nel dettaglio sono presenti le seguenti voci:
- un piatto di sushi 95 euro;
- una bottiglia di acqua 10 euro;
- un piatto di tonnarelli allo scoglio 36 euro;
- una bottiglia di champagne da 75 cl 275 euro;
- un cesto di frutta 200 euro;
- un lettino per mangiare sulla spiaggia 205 euro;
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Le reazioni al totale da pagare, con l’influencer che ha mostrato tutto quanto sui propri canali social, sono state diverse. C’è chi sottolinea sempre l’importanza di controllare i prezzi e chi non si dice affatto stupito, dato che in località come Porto Cervo c’è da aspettarsi un listino prezzi fuori dal comune.
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Diciamo che la zona di riferimento già basta ed avanza per invitare alla cautela. Un caffè preso in centro a Venezia od un pranzo consumato nelle zone più rinomate di Roma per forza di cose richiederanno un esborso di centinaia di euro. Controllare il listino dei prezzi poi è sempre la prima cosa da fare se si vuole evitare la stangata.
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