O Mare mio, gli scongiuri di Cannavacciuolo
O Mare mio, gli scongiuri di Cannavacciuolo

Grande successo per l’ennesima stagione di “O Mare mio”, la trasmissione che vede il simpatico chef Antonino Cannavacciuolo perlustrare le coste italiane in barca alla ricerca di reinterpretazioni della cucina locale. Ogni sosta prevede una gara tra tre cuochi amatoriali che si sfidano sulla preparazione del piatto tipico caratteristico della città in cui si trovano. Non manca mai però il tocco di Antonino, che scelto il vincitore, propone la sua versione della ricetta svelando trucchi e suggerimenti utili in una speciale lezione personale.

“O Mare Mio”, Antonino e la superstizione

L’ultima puntata andata in onda domenica sera ha visto portagonista Termoli, splendida cittadina in provincia di Campobasso, affacciata sul mare Adriatico. Tra i tre “esperti” di cucina locale conosciuti, c’è un simpatico “becchino” che offre il pranzo a Cannavacciuolo su una bara. Antonino, da buon campano, inizia a fare gli scongiuri del caso, con risate e battute esilaranti. Al termine della prova che ha ad oggetto la reinterpretazione degli “sciscilli termolesi”, ovvero delle polpette di formaggio e uova, viene decretato vincitore proprio il titolare di pompe funebri. Chiaramente, al momento di cucinare insieme, Antonino fa la sua parte presentandosi pieno di oggetti scaramantici. Il saluto finale? Un invito al suo “collega” a lavorare di meno.

Volete preparare anche voi gli sciscilli termolesi? Cliccate qui per la ricetta tradizionale!