Da qualche tempo a questa parte ho imparato a preparare la pasta con le sarde, proprio come faceva la nonna, ottenendo un risultato incredibile e rimanendo fedele alla tradizione catanese.
Quando si parla di cucina siciliana, infatti, ci si riferisce a una lunga serie di piatti tramandati di generazione in generazione. Un’osservazione che mia nonna tiene spesso a ricordarmi, raccontandomi alcuni dei suoi ricordi più preziosi, legati proprio ai sapori del passato e custoditi come veri e propri tesori.
Ricordi che prendono vita nei piatti, come nel caso della pasta con le sarde. Credevo che la sua ricetta fosse quasi impossibile da replicare, ma mi è bastato prepararla una sola volta insieme a lei per rendermi conto che mi sbagliavo.
Ebbene sì, esistono tante varianti della pasta con le sarde, ma quella di mia nonna, senza ombra di dubbio, non si batte. Inoltre, prepararla è davvero semplice: serve solo una selezione accurata degli ingredienti giusti. Eccoli:
Per prima cosa occupiamoci delle sarde. Possiamo pulirle da soli rimuovendo la lisca, ma il consiglio è di far eseguire questa operazione al pescivendolo di fiducia, soprattutto se non siamo molto esperti.
Prendiamo una padella capiente, versiamoci dell’olio e facciamo soffriggere la cipolla tritata insieme a uno spicchio d’aglio. Aggiungiamo i pinoli, le sarde, il pomodorino tagliato a tocchetti e il prezzemolo tritato, lasciando cuocere a fuoco medio. In un’altra padella, versiamo un filo d’olio e facciamo rosolare il pangrattato finché non sarà ben croccante. Una volta pronti sia il condimento che la mollica, lasciamoli intiepidire. Nella mollica aggiungiamo altro prezzemolo tritato e un filo d’olio per amalgamare.
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A questo punto cuociamo la pasta in abbondante acqua salata, seguendo i tempi indicati sulla confezione. Scoliamola al dente e trasferiamola nella padella con le sarde, unendo anche metà della mollica croccante. Mescoliamo bene il tutto, facciamo saltare per qualche minuto in padella e siamo pronti per impiattare.
Su ogni porzione distribuiamo il resto della mollica che avevamo messo da parte. Ed ecco fatto: un piatto tipico della tradizione catanese, semplice, ricco di sapore e soprattutto autentico, proprio come quello che preparava la nonna.
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