Il timore che possa scoppiare un nuovo conflitto bellico a livello globale è enorme, e c’è chi ha pensato di mettere in commercio quanto può servire per sopravvivere standosene ben nascosti.
Alcune grandi catene di supermercati hanno iniziato a vendere kit di sopravvivenza alimentare pensati per affrontare scenari di crisi prolungata — pandemie, uragani, emergenze economiche e blackout — proponendoli direttamente sugli scaffali accanto ai prodotti di uso quotidiano. Ma sono in tanti a temere anche che possa verificarsi un conflitto bellico su larga scala, visto l’atteggiamento sprezzante che la Russia sta avendo nei confronti dell’Occidente da almeno quattro anni, se non di più.
I kit di sopravvivenza hanno lo scopo di fornire un sostentamento in situazioni di difficoltà oggettive improvvise. Dove non è possibile procedere con un consueto approvvigionamento per il sostentamento personale e della propria famiglia. Da quanto risulta, ci sono un bel po’ di persone interessate all’acquisto di kit di sopravvivenza.
Un esempio emblematico è quello di Costco, che offre un kit “ReadyWise Emergency Food Supply” progettato per nutrire una persona per un intero anno. Il prezzo? Circa 2.999,99 dollari. Questo kit non è un semplice magazzino anticipato: si tratta di cestelli rigidi con coperchio e manico, simili a casse portatili, contenenti decine di pacchetti liofilizzati e disidratati che, una volta “rivitalizzati” con acqua, dovrebbero garantire pasti di emergenza.
I kit – venduti negli Stati Uniti – includono piatti preconfezionati come pasta Alfredo, zuppe con salsa e basilico, riso in salsa teriyaki, pasticci con patate, granola alla mela e cannella, pudding, cereali e altri alimenti “ready to eat”. Tuttavia, dietisti e nutrizionisti avvertono che queste scorte presentano gravi lacune nutrizionali. In particolare:
Anche dal punto di vista logistico le criticità non mancano. Per rendere i cibi consumabili è necessario aggiungere molta acqua — quantità non trascurabili in situazioni di emergenza. Inoltre, questi kit contengono grandi quantità di cibo confezionato, che richiede spazio e condizioni di stoccaggio stabili.
Molti esperti suggeriscono che invece di acquistare un kit già pronto, è più efficace costruire scorte personalizzate basate su alimenti a lunga conservazione (legumi secchi, riso, pasta, conserve, semi, cereali) bilanciando carboidrati, proteine e micronutrienti.
Secondo il reportage, questi kit di sopravvivenza hanno un appeal forte in un clima di incertezza globale. Ma il prezzo elevato e il profilo nutrizionale discutibile li rendono strumenti più simbolici che realmente utili in tutti i contesti.
Per brevi periodi o per famiglie che vogliono una “copertura extra”, un kit già pronto può avere senso. Ma per periodi prolungati, è preferibile una preparazione ragionata e fai-da-te.
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