Le informazioni che riguardano il richiamo alimentare diffuso da Penny Market. Bisogna fare attenzione ad un articolo alimentare per possibile rischio di intossicazione.
Penny Market, il noto marchio attivo nel settore dei discount, ha preso atto di quelli che sono stati i risultati di alcuni controlli compiuti nel corso delle scorse ore. Le ispezioni sono avvenute in ambito alimentare, per controllare il livello di qualità e di salubrità di uno specifico articolo. Ed è emersa una incongruità che riguarda una contaminazione indotta da una sostanza potenzialmente tossica.

Il richiamo di Penny Market è una conseguenza di ciò, e rappresenta la messa in atto delle norme attualmente vigenti in fatto di sicurezza alimentare. Tanto in Italia quanto su tutto il territorio dell’Unione Europea vigono dei rigidi regolamenti che fanno si che scatti sempre il richiamo alimentare anche nel caso di semplice sospetto che ci possa essere un benché minimo aspetto capace di mettere in discussione la sicurezza dei consumatori.
Penny Market richiamo alimentare, che cosa riguarda
Il richiamo alimentare di Penny Market ha coinvolto una granella di pistacchio recante il marchio Amonatura. Questo prodotto è presente solo nei punti vendita di Penny Market, da quanto si può evincere sul web. L’ocratossina A che è stata trovata in questa granella è potenzialmente tossica e si trova in quantità superiori al consentito in tale prodotto. Il quale è coinvolto in questo richiamo alimentare per uno specifico lotto.
Si tratta di quello contrassegnato dalla sigla P25059GP, con data di scadenza indicata come marzo 2026. Ogni unità ha un peso di 50 grammi. L’azienda produttrice dovrebbe essere la Ciavolino Daniele e Figli Srl, che ha sede nello stabilimento di via Campo di Carne 20/4, ad Ardea, nella zona metropolitana di Roma.

La società ha fornito la granella di pistacchi per conto di Penny Market, che ha prontamente adottato le misure di sicurezza necessarie per tutelare i consumatori. La catena di discount ha precisato che il richiamo coinvolge esclusivamente i prodotti con il lotto sopra indicato e il termine minimo di conservazione di marzo 2026.
Cosa fare da parte dei consumatori
Ci sono delle specifiche Regioni d’Italia dove sorgono i punti vendita di Penny Market e che sono interessate dal richiamo alimentare in questione. Si tratta delle varie:
- Abruzzo,
- Basilicata,
- Calabria,
- Campania,
- Emilia-Romagna,
- Lazio,
- Liguria,
- Lombardia,
- Marche,
- Molise,
- Piemonte,
- Puglia,
- Sicilia,
- Toscana,
- Umbria.
A risultare coinvolti nel richiamo alimentare di Penny Market sono solo le unità del lotto indicato. Chi ha comprato questo prodotto è invitato a non consumarlo. Occorre invece riconsegnarlo, ancora sigillato, al punto vendita di riferimento per potere ottenere la possibilità di procedere con un rimborso.

In alternativa, la cifra spesa può essere anche mutuata per l’acquisto di altri articoli. Ed è possibile pure mettersi in contatto direttamente con l’azienda Ciavolino Daniele e Figli Srl compilando il numero di telefono 06.9102206.