Quali sono le motivazioni che hanno generato un sentimento di frustrazione in tutta l’Eurozona, con gli agricoltori in rivolta ovunque.

Agricoltori in rivolta contro la UE, i motivi di tanta rabbia
Proteste degli agricoltori (Ricettasprint.it)

Agricoltori in rivolta, da qualche giorno i telegiornali riportano questa notizia mostrando le immagini di proteste anche forti che arrivano da diversi Paesi dell’Unione Europea. C’è proprio quest’ultima nel mirino della categoria.

Gli agricoltori sono in rivolta in Francia, Olanda, Polonia, Germania, Ungheria, Slovenia, Romania e Bulgaria soprattutto. E ci sono diversi motivi che hanno causato un malcontento diffuso in tutti questi Paesi della zona Euro.

Le proteste degli agricoltori in rivolta sono da attribuire in particolar modo alla mancanza di regolamentazioni contro la concorrenza sleale di altri Stati extraeuropei. E poi mancano le opportune tutele anche per trovare protezione dai nefasti effetti del cambiamento climatico.

Tanti raccolti vanno in rovina a causa delle intemperie e di gelate, grandinate, siccità ed alluvioni. Spesse volte questi fenomeni sono o più intensi del normale o addirittura imprevedibili, perché avvengono fuori stagione.

E secondo gli agricoltori, la UE si sta mostrando impreparata a mostrare la dovuta tutela. A tutto questo poi si aggiungono anche carenze dal punto di vista burocratico ed imparità tra i proventi che spettano loro ed i guadagni che dal loro lavoro traggono le grandi multinazionali.

Agricoltori in rivolta, i tanti motivi di una rabbia diffusa in tutta Europa

Agricoltori in rivolta contro la UE, i motivi di tanta rabbia
Trattori in sfilata per protesta (Ricettasprint.it)

Tutto ciò ha originato le proteste fatte di blocchi stradali, di cumuli di letame di animali messi davanti ai vari Ministeri ma anche fasto food e simili e molto altro. In Francia in particolare la protesta è scattata dopo l’eliminazione dei sussidi economici concepiti in passato.

Cosa gravissima visto che permangono rincari, crisi economica ed inflazione. Anche i provvedimenti ideati da Bruxelles per tutelare l’ambiente non vengono giudicati in ottica positiva.

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Per quanto lodevoli siano (la tutela ambientale deve fare da stella polare sempre) gli stessi però finiscono con il cozzare contro i buoni interessi degli agricoltori. I quali sono i primi a rimetterci, se non gli unici.

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Anche l’aumento dei commerci di carne bovina dal Sud America ha fatto imbestialire agricoltori ed allevatori (due aspetti che sono strettamente connessi). E sempre per una questione di concorrenza sleale, con le norme che da quelle parti sono meno stringenti.

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Anche i prezzi dei carburanti forniscono un argomento che è fonte di discordia. Da due anni gli stessi restano sempre su livelli troppo elevati e con una spesa non più sostenibile per molti. Anche quando avrebbero dovuto diminuire, i prezzi non sono calati, ed in maniera immotivata.